Per gli amanti del collezionismo questa macchina da scrivere ha una quotazione di 4.000 euro. Un piccolo capitale.
Non è raro che in casa ci siano degli spazi dedicati a conservare e riporre vecchi oggetti che non si vuole gettare: dai giocattoli dei bambini alle monete, dai fumetti ai vinili. Si tratta spesso di oggetti con i quali c’è un legame affettivo, sono ricordi personali o di persone care e risalgono a pochi anni prima.

Ma in alcuni casi questi oggetti sono appartenuti a genitori e nonni e hanno più di qualche hanno di vita. Dischi e fumetti potrebbero essere pezzi rari, non ristampati o ripubblicati. Se autentici e ben conservati il valore potrebbe crescere sul mercato del collezionismo. Un discorso del genere è valido anche per altri oggetti, ad esempio lampade, radio o macchine da scrivere.
Il valore di una macchina da scrivere, la passione di un collezionista
La passione per il vintage, per il desueto spinge molti a ricercare e collezionare oggetti e utensili che oggi non sono più usati e che hanno completamente cambiato realizzazione e tecnologia. L’esempio è dato proprio dalle macchine da scrivere, ormai del tutto scomparse da uffici e studi, sostituite con gli strumenti dell’informatica.
Eppure le macchine da scrivere hanno fatto parte della storia economica del nostro Paese, con una delle aziende più importanti del settore a livello mondiale la Olivetti che progettò e realizzò tra le più belle e funzionali macchine da scrivere presenti sul mercato internazionale. Veri e propri gioielli dell’ingegneria e del design, come la celeberrima Lettera 22, un vero successo mondiale, conserva nella collezione permanente di design del Museum of Modern Art (MOMA) di New York.

Ma anche gli esemplari più antichi sono molto ricercati e sul mercato del collezionismo possono avere un valore elevato. Ad esempio la Olivetti M1 realizzata nel 1911, la prima macchina da scrivere prodotta industrialmente in Italia. Fu progettata da Camillo Olivetti con una serie importante di perfezionamenti e brevetti che la resero particolarmente originale rispetto altri modelli del suo tempo.
Può essere considerata la capostipite di tutta la futura produzione Olivetti. Oggi è una delle macchine da scrivere più ricercate considerando la sua rarità. È considerata preziosa non solo per il risultato ottimo della sua realizzazione, ma anche perché fu la prima affermazione industriale del gruppo Olivetti. La produzione della M1 si concluse nel 1920 e quindi un modello attualmente ha più di un secolo di vita e un valore stimato di 4.000 euro. Un piccolo grande tesoro per qualsiasi collezionista.