7 Aprile 2021 By Giusy Baffi

ZAHA HADID A PECHINO

La cifra stilistica della grande Zaha Hadid è sempre perfettamente riconoscibile nella fluidità e particolarità delle forme, nella leggerezza degli interni che sembrano  svuotati, scavati nella materia e  collegati tra loro da passerelle sospese. Zaha Hadid alla sua morte ha lasciato un numero elevato di progetti in divenire, il suo studio di architettura Zaha Hadid Architects (ZHA)  la cui direzione è passata al  suo socio Patrik Schumacher, sta portando avanti con successo i suoi progetti.

“Disegno forme potenti, mutevoli, fluide e penso sempre a che effetto farebbero se galleggiassero nello spazio.” Zaha Hadid

Il 2019 ha segnato l’inaugurazione a Pechino di due importanti strutture progettate da Zaha Hadid prima della sua morte improvvisa avvenuta nel 2016 e terminate dal gruppo ZHA (Zaha Hadid Architects), il Daxing International Airport e Leeza Soho Tower. Entrambi i progetti sono stati realizzati utilizzando la tecnologia BIM (*).

DAXING INTERNATIONAL AIRPORT

Inaugurato il 25 settembre 2019, il Daxing International Airport di Pechino ha il terminale più grande del mondo, l’equivalente di 98 campi da calcio su una superficie di 700.000 metri quadrati.

Trasformatosi immediatamente in un nuovo edificio iconico del panorama di Pechino, visto dall’alto assomiglia a una stella marina che richiama i principi dell’architettura tradizionale cinese, le sei braccia che confluiscono verso una grande corte centrale creano spazi interconnessi tra loro dando la possibilità ai passeggeri di attraversare, senza interruzioni, tutte le aree della struttura.

Daxing International Airport – 2019 – Pechino ©ZHA ©photo by AFP/LaPresse

 

Dalla parte centrale si estendono i cinque terminal con 79 gate per servire gli aeromobili; la corte centrale è illuminata da una cupola di vetro trasparente.

La luce naturale giunge nel terminal attraverso una rete di lucernari lineari che offrono un sistema intuitivo di percorsi all’interno del complesso.

Tutto il complesso è ecosostenibile, alimentato da pannelli solari dispone di un sistema di riscaldamento centralizzato con recupero del calore di scarto ed è supportato da una pompa di calore geotermica e da un sistema di raccolta delle acque piovane.

LEEZA SOHO TOWERS – PECHINO

Commissionato da Soho China, lo stesso sviluppatore delle costruzioni, sempre su progetto di  Zaha Hadid, del Galaxy Soho a Hong Kong e Wanjin Soho a Pechino (si rimanda a https://www.giusybaffi.com/zaha-hadid-un-linguaggio-architettonico-di-fluidita-e-natura), il grattacielo Leeza Soho ha un primato mondiale, quello dell’atrio più alto del mondo (194 metri), superando quello ormai famoso del Burj Al Arab a Dubai alto “solo” 180 metri.

Inaugurato nel 2019, l’edificio è costruito a cavallo di un tunnel sotterraneo che serve la metropolitana cittadina e che ha costretto la progettazione di un edificio diviso a metà, realizzando un forma vuota  e leggera al centro dei due edifici in corrispondenza del tunnel.

Leeza Soho nasconde la sua complessità all’interno di un ellissoide di pannelli a gradini punteggiati da due curve sinusoidali di vetro trasparente che disegnano la luce nell’atrio più alto del mondo. Questo involucro collega due strutture indipendenti che fiancheggiano il tunnel della metropolitana che attraversa diagonalmente il sito.

Le due torri sono collegate attraverso l’atrio, che è alto quasi per la loro intera altezza, con passerelle sopraelevate  che sporgono attraverso il vuoto dai piani 13, 24 e 35 e 45  mentre all’esterno sono unite da una facciata interamente vetrata.

 

Leeza Soho Tower – 2019 – Pechino ©ZHA ©ZHA ©photo by Hufton+Crow

 

L’atrio si intreccia alle torri gemelle, alte 46 piani, con  una rotazione di 45 gradi in un dinamico “pas de deux” per allinearsi con il tradizionale asse nord-sud e la griglia stradale di Pechino.

L’atrio di Leeza Soho funge anche da piazza pubblica per il nuovo quartiere degli affari ed è direttamente collegato alla rete di trasporti della città.

La forma dinamica dell’atrio crea aperture convesse su entrambi i lati della torre, e, grazie alla sua forma contorta e scultorea, consente alla luce naturale di entrare negli interni e offrendo viste panoramiche sulla città da ogni piano.

Leeza Soho Tower – atrio- 2019 – Pechino ©ZHA ©photo by Hufton+Crow

La pelle esterna è realizzata da un sistema di vetrate a doppio isolamento che garantiscono un controllo della temperatura ottimale e un basso dispendio di energia.

Leeza Soho Tower – 2019 – Pechino ©ZHA ©photo by Hufton+Crow

Le unità in vetro sono inclinabili e in grado di aprirsi o chiudersi per la ventilazione interna, l’alta tecnologia BIM(*) esegue il controllo ambientale in tempo reale e l’efficienza energetica, integrando il recupero del calore dall’aria di scarico con pompe e ventilatori ad alta efficienza, refrigeratori e caldaie, illuminazione e controlli, oltre alla raccolta dell’acqua, allo scarico delle acque grigie e irrigazione del paesaggio.

Tutto questo contribuisce a mantenere un ambiente interno confortevole nonostante le condizioni meteorologiche esterne estreme.

 

 

“Pensa in grande, agisci in modo sostenibile” – Zaha Hadid

 

 

*Che cos’è il BIM – Building Information Modeling

“Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia (non un semplice software) che consente ai professionisti dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) di generare un modello digitale contenente le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione.

Più che una rappresentazione tridimensionale, con il BIM è possibile creare un modello informativo dinamico, interdisciplinare e condiviso: il Digital Twin, il gemello digitale del progetto che contiene dati su geometria, materiali, struttura portante, caratteristiche termiche e prestazioni energetiche, impianti, costi, sicurezza, manutenzione.”  Fonte: ©Acca Software

Fonti:

Archdaily.com – e-architect.com – archilovers.com

Per saperne di più: https://www.giusybaffi.com/decostruttivismo-architettura-spazio-in-evoluzione/

©Giusy Baffi 2021

https://www.giusybaffi.com/

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