Storie di Fotografie: l’evoluzione delle Olimpiadi Invernali in 14 scatti d’autore
Storie di fotografie trae spunto dalle Olimpiadi Invernali in corso in questi giorni per tracciare la storia di questi Giochi Olimpici attraverso 14 scatti d’autore che ne illustrano anche l’evoluzione nel tempo.
di Edmondo Di Loreto
In questi giorni sono in svolgimento in Corea del Sud le Olimpiadi Invernali. Forse un appuntamento meno fascinoso dei classici giochi olimpici estivi. Magari più “settoriali” e quindi meno attrattivi. Ma si tratta pur sempre di Giochi Olimpici.
Le olimpiadi invernali hanno una storia: le loro gare, i loro record, le medaglie, i personaggi e le imprese sportive. Ho scelto un gruppo di fotografie per ripercorre proprio quella storia.
La fotografia sportiva è un genere affascinante, praticato dai più abili perché è tecnicamente difficile. Non basta appostarsi a bordo pista (di qualsiasi pista o campo si tratti) e aspettare. Occorre essere tempisti all’ennesima potenza e cogliere quell’attimo, solo quell’attimo.
Le foto qui proposte però, non vogliono soltanto essere una celebrazione dell’abilità del fotografo nello scattare una istantanea di effetto, tecnicamente ineccepibile. Vogliono illustrare anche l’evoluzione della disciplina sportiva: i materiali, le attrezzature, le piste di gara, l’abbigliamento e, forse, anche lo spirito agonistico, in un contesto che è certamente molto cambiato nel tempo.
Ecco quindi 14 fotografie “olimpiche” che ne illustrano la storia ed il percorso evolutivo.
Foto 1: Albertville 1992. Le campionesse olimpiche di pattinaggio artistico Klimova e Ponomarenko, della squadra della Russia, fotografate dall’alto durante la loro esibizione.
Foto 2: Chamonix 1924. La squadra inglese di curling durante le Olimpiadi.
Foto 3: Garmisch – Partenkirchen 1936. I membri della seconda squadra della svizzera di bob. Finirono la gara secondi, dietro all’altra squadra svizzera .
Foto 4: Cortina 1956. I due concorrenti della squadra inglese di bob salutano dei passeggeri su una Bentley tra le strade di Cortina d’Ampezzo, il giorno prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Foto 5: Innsbruck 1964. Il pattinatore americano Janice Smith con la faccia nella neve dopo aver finito la propria gara dei 1500 metri di pattinaggio.
Foto 6: Insbruck 1964. Una foto dei circa 80mila spettatori che assisterono alla gara di salto con gli sci.
Foto 7: Grenoble 1968. Alcuni giocatori delle squadre di hockey della Cecoslovacchia e dell’URSS sono incastrati nella porta della Cecoslovacchia, durante una partita delle Olimpiadi.
Foto 8: Insbruck 1976. Lo sciatore italiano Piero Gros dopo aver vinto la medaglia d’oro dello slalom.
Foto 9: Calgary 1988. Un pattinatore svedese cade mentre uno dell’Unione Sovietica lo supera durante una gara dei 1500 metri di pattinaggio.
Foto 10: Calgary 1988. La pattinatrice di figura Katarina Witt (a destra), della Germania dell’Est, di fronte alla rivale statunitense Debi Thomas prima di una sessione di allenamento.
Foto 11: Calgary 1988. La sciatrice Michaela Gerg, della Germania dell’Ovest, cade durante la gara femminile di slalom gigante.
Foto 12: Albertville 1992. Il giocatore di hockey della nazionale statunitense Ted Drury si rilassa prima della partita contro l’Italia.
Foto 13: Albertville 1992. La sciatrice americana Donna Weinbrecht durante la gara di sci freestyle di “gobbe”. Vinse poi la medaglia d’oro .
Foto 14: Nagano 1998. I pattinatori tedeschi Ingo Steuer e Mandy Wotzel durante una sessione di allenamento a Nagano, due giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi invernali.
[NdR]: Fonti – Getty Images – Mike Powell – Bob Martin – Allsport Hulton
Note biografiche sull’autore
Edmondo Di Loreto è nato a Roma nel 1956 e vive tra Puglia e Abruzzo. Fotografa, con passione ondivaga, dall’età di 7 anni. Ha viaggiato in tutto il mondo ed ha realizzato numerosi reportage. Nel 1994 ha vinto il concorso nazionale di foto-reportage Petrus World Report. Nel 2004 ha ricevuto il gran premio della giuria al concorso del Touring Club Italiano sulle case rurali “Alta Definizione della campagna Italiana”.
Nel 2006 è stato uno dei 5 autori selezionati per il Premio Chatwin: Camminando per il mondo con due video, un racconto ed un portfolio fotografico sui popoli del fiume Omo in Etiopia, esposto a Genova presso il Museo del Castello d’Albertis. Con Elio Carrozza e Giovanni Torre ha promosso il progetto Anime Salve legato alla questione delle migrazioni che, con una mostra e due volumi fotografici, sta girando l’Italia. Ogni volta che può, promuove la fotografia in ogni sua forma e significato.