Storie di Fotografie e di Libri fotografici
Storie di Fotografie propone oggi una guida alternativa dedicata ai libri fotografici pubblicati nel 2018, libri che non dovrebbero mancare negli scaffali di coloro che si interessano di fotografia a tutto tondo.
di Edmondo Di Loreto
Vorrei proporre oggi questa piccola guida, sufficientemente alternativa, per tentare di consigliarvi alcuni tra i migliori libri fotografici pubblicati nel 2018. E’ un compito arduo. Ognuno ha i suoi autori ed i suoi gusti fotografici. Cercherò allora allora di consigliare uan selezione non convenzionale, nel senso che tralascerò volutamente autori e fotografi noti e arcinoti e dei quali spesso vengono riproposte sempre le stesse fotografie ma in veste grafica diversa.
In questa operazione affatto facile mi viene in aiuto l’ottima rivista Internazionale che spesso ospita una mini rubrica sulla fotografia curata dal francese Christian Caujolle, uno che le cose le dice in maniera semplice, diretta, breve e lapidaria. Mi affido a Caujolle che certo non vi consiglierà l’ennesimo volume di McCurry o l’immancabile tomo su Cartier Bresson e la storia della fotografia. Dei lavori fotografici segnalati da Caujolle, vi confesso che ne conosco solo un paio, ma credo che buttare un occhio oltre le solite cose sia salutare per chi si interessa di fotografia a tutto tondo.
Comincia qui la carrellata dei migliori libri fotografici del 2018. Ho volutamente sintetizzato le notizie sui volumi e gli autori proprio per solleticare la vostra curiosità.
Experimental relationship vol.1 2007-2017
Pixy Liao (Jiazazhi press)
Un lavoro di dieci anni in cui la fotografa cinese mostra una relazione di coppia in cui lei interpreta la donna dominatrice. Nei suoi autoritratti posa insieme a Moro, il fidanzato giapponese, che è più giovane di lei di cinque anni. Nelle immagini Moro recita la parte dell’uomo sottomesso: a tavola, in camera da letto, al mare o in giardino. A metà strada tra finzione e realtà – non è il racconto fedele della loro storia, ma un esperimento – tra ironia e romanticismo, Liao vuole sfidare non solo gli stereotipi cinesi sul rapporto tra uomo e donna, ma anche quelli che ancora esistono nel mondo occidentale. “La copertina del libro è gialla perché libro giallo in cinese significa libro pornografico”, spiega la fotografa sul suo sito.
Exilios
Edén Bernal (Inframundo)
È un libro fatto a mano ideato e realizzato nell’ambito di Inframundo, un progetto collettivo nato in Messico nel 2017 da diversi professionisti della fotografia. Il lavoro di Bernal racconta la storia di tre donne che a causa della violenza subita dai loro compagni si “autoesiliano”: chiudendosi in casa, trovando rifugio in un bosco o in riva al mare. Le tre storie s’intrecciano tra le pagine, che si sfogliano da entrambi i lati, quasi volendo mostrare una scelta di vita e un dolore che seppur diverso, appare comune. Come per trasmettere una voglia condivisa di scoprire una nuova vita e un nuovo modo di essere donna.
Migration as avant-guarde
Michael Danner (Verlag Kettler)
Avant-guarde nel titolo del libro si riferisce al concetto di progresso. Il fotografo l’ha scelto perché crede che i migranti portino nuove prospettive nelle società in cui arrivano. Attraverso immagini – scattate tra il 2008 e il 2017 dall’Europa all’Africa – che messe insieme mostrano vari aspetti legati all’immigrazione – Danner vuole interrogarsi sul nostro modo di percepire l’identità e la storia, le nostre paure e le speranze. Accanto alle foto, ha inserito alcuni testi della filosofa Hannah Arendt, documenti di rifugiati presi da archivi pubblici e immagini satellitari delle regioni coinvolte nei flussi migratori.
L’estraneo e il noto
Teju Cole (Contrasto)
Da alcuni anni lo scrittore statunitense di origini nigeriane Teju Cole tiene una rubrica sul New York Times intitolata On photography (che è stata a volte tradotta e pubblicata sulla rivista Internazionale) in cui s’interroga su lavori fotografici, sul ruolo di chi lavora con le immagini, passando da questioni legate all’etica alle nuove possibilità tecniche e linguistiche del mezzo fotografico. A volte parte da aneddoti personali, in cui racconta la prima volta in cui ha visto le foto di un grande autore, o di quando una canzone gli ha fatto venire in mente una particolare immagine. Dando vita a sinergie con il cinema, la letteratura, la pittura e la musica. Il libro raccoglie più di cinquanta di questi articoli.
Liberty theater
Rosalind Fox Solomon (Mack)
La Solomon chiude il cerchio su una lunga ricerca, cominciata negli anni settanta davanti al tribunale di Scottsboro, Alabama. Per più di vent’anni ha viaggiato tra Georgia, Florida, Louisiana, Mississippi e Tennessee per comprendere come le divisioni basate sulla razza, il genere e le classi sociali abbiano plasmato la cultura del sud degli Stati Uniti. La Solomon crea dei racconti simbolici che riescono ancora oggi a conservare tutta la loro forza e rilevanza.
La bellezza della verità
Lisetta Carmi (Postcart)
In occasione della retrospettiva in corso a Roma, Postcart ha pubblicato un cofanetto di quattro volumi, curato da Giovanni Battista Martini, che raccoglie in maniera esaustiva l’opera della fotografa genovese. Tre di questi sono dedicati ai progetti che Carmi ha concepito per essere pubblicati. Il primo è Métropolitain(1965), libro d’artista sulla metropolitana di Parigi con i testi di Alain Robbe-Grillet. Il secondo è I travestiti (1972), il suo reportage più importante, nato nel centro storico di Genova, durante una festa di capodanno. Infine, Acque di Sicilia(1977) è una ricerca sul paesaggio dell’isola, accompagnato dalle parole di Leonardo Sciascia.
Fonti: Internet – rivista Internazionale
Note biografiche sull’autore

Edmondo Di Loreto
Edmondo Di Loreto è nato a Roma nel 1956 e vive tra Puglia e Abruzzo. Fotografa, con passione ondivaga, dall’età di 7 anni. Ha viaggiato in tutto il mondo ed ha realizzato numerosi reportage. Nel 1994 ha vinto il concorso nazionale di foto-reportage Petrus World Report. Nel 2004 ha ricevuto il gran premio della giuria al concorso del Touring Club Italiano sulle case rurali “Alta Definizione della campagna Italiana”.
Nel 2006 è stato uno dei 5 autori selezionati per il Premio Chatwin: Camminando per il mondo con due video, un racconto ed un portfolio fotografico sui popoli del fiume Omo in Etiopia, esposto a Genova presso il Museo del Castello d’Albertis. Con Elio Carrozza e Giovanni Torre ha promosso il progetto Anime Salve legato alla questione delle migrazioni che, con una mostra e due volumi fotografici, sta girando l’Italia. Ogni volta che può, promuove la fotografia in ogni sua forma e significato.
[Ndr] Tutte le foto e i video presenti in questo articolo sono stati reperiti in rete a puro titolo esplicativo e possono essere soggetti a copyright. L’intento di questo blog è solo didattico e informativo.