25 Giugno 2019 By artevitae

Storie di Fotografia – Operazione Mare Nostrum di Massimo Sestini

Storie di Fotografie rende omaggio al fotografo contemporaneo Massimo Sestini, autore della celebre fotografia Operazione Mare Nostrum, 2° premio nella sezione fotografia singola del World Press Photo 2015.

di Edmondo Di Loreto

Massimo Sestini (Prato1963) è un fotografo professionista italiano. Ha fondato un’agenzia e lavora sia come fotografo di attualità sia di gossip. Il suo primo scoop risale al 1984: gli scatti all’interno del rapido 904 subito dopo l’attentato. Sestini non pone limiti alla fantasia per una posa: appostamenti, travestimenti e con ogni mezzo, non ultimo l’uso di elicotteri,. Sono sue alcune inquadrature divenute celebri fotografie di cronaca: la principessa Diana in bikini, Licio Gelli in prigione a Ginevra o matrimoni di vip e starlettes.
Ma sono le foto scattate dall’alto di un elicottero che ne hanno principalmente caratterizzato lo stile. Come quando sorvolò la strage di Capaci o il funerale di Giovanni Paolo II e L’Aquila dopo il terremoto. Ha dimostrato sempre di essere prima di tutto un fotogiornalista. Dall’alto la visione delle cose è completa e si vede un’altra realtà che non è altrimenti percepibile.

Massimo Sestini Classe 1963

Mare mediterraneo, mattina del 7 giugno 2014, 25 chilometri dalla costa libica. Zenit, in fotografia, indica il punto di vista perfettamente perpendicolare, come il sole al punto
massimo di altezza. Il progetto di Massimo Sestini parte da questo per darci una nuova prospettiva, staccata dalla forza di gravità, in questo caso nel duplice senso della parola. Migranti, immagini confuse e convulse degli avvistamenti in mare, dei salvataggi. Qui è diverso. Siamo alla giusta distanza per capire.
Vediamo ogni singolo dettaglio, i loro volti e i loro occhi che ci guardano e, nel mare blu, la prua diventa una freccia che indica una sola direzione, la sola direzione che per loro può significare salvezza.

La fotografia Operazione Mare Nostrum ha vinto il 2° premio nella sezione fotografia singola del World Press Photo 2015 ed è parte di un progetto più ampio, realizzato da Massimo Sestini in collaborazione con la Marina Militare Italiana: Fotografare dall’elicottero tutta la penisola italiana. Quattro anni dopo, il clamore attorno alla questione migranti non si è spento. Quella fotografia ha fatto il giro del mondo e, nel 2016, nel 2016, Sestini, lancia un appello sul web – Where are you? – per scoprire dove siano finiti quegli uomini, donne e bambini. E, alla fine, la rete riallaccia quei nodi.

Operazione Mare Nostrum ©Massimo Sestini

Chi c’era su quel barcone nella foto di Sestini? Qualche esempio:

ANSOUMANA
Ansoumana ha 21 anni e viene dal Gambia. Attualmente vive a Taranto. In Gambia viveva con lo zio, un sostenitore attivo dell’UDP (United Democracy Party), il partito di opposizione al presidente Jammeh. Quando nel 2013 lo zio lascia il Paese anche Ansoumana deve scappare per evitare ritorsioni. A soli 15 anni raggiunge da solo il Senegal, attraversa il Mali, il Burkina Faso e il Niger fino ad arrivare in Libia. Dopo pochi mesi dallo sbarco a Taranto, viene mandato a Terni dove prende la licenza media e inizia a studiare per il diploma. Quando compie 18 anni è costretto a lasciare la casa famiglia che lo ospita e decide di tornare a Taranto. Qui lavora come mediatore culturale in un centro di accoglienza, in attesa di potersi iscrivere al quinto anno di scuola superiore. Il suo sogno è diventare un procuratore di calcio.

HAJAR
Hajar ha 21 anni e viene dalla Siria. Attualmente vive in Germania. Nel 2011 lascia la sua città con la famiglia e nel 2013 sale su quel barcone con la madre Amal, la sorella Shaza e la figlia di pochi mesi. Sbarcata a Taranto parte per la Svizzera per riunirsi con il padre e il fratello. Qui impara l’italiano e studia per diventare parrucchiera. Ora vive in Germania con il marito e la loro bambina di 10 mesi. Fa la casalinga e ha come obiettivo imparare il tedesco e lavorare come parrucchiera.

SHAZA
Shaza ha 25 anni e viene dalla Siria e attualmente vive a Caslano in Svizzera con i suoi due figli e i genitori. È partita dalla Siria con sua figlia di pochi mesi, la madre Amal e a sorella Hajar. Quando sale sulla barca è al terzo mese di gravidanza. Si riunisce con il marito in Svizzera ma il loro rapporto precipita e dopo poco divorziano.
Oggi si prende cura dei figli e offre servizio come volontaria presso la caffetteria del centro anziani di Caslano.

AMAL
Amal ha 48 anni e viene dalla Siria. Vive in Svizzera con il marito. È salita sulla barca con le figlie Hajar, Shaza e la nipotina Alma di pochi mesi, per raggiungere il marito.

AYMAN e MAHMOUD
Ayman ha 34 anni e viene dalla Siria. Poco prima di salire sul barcone viene separato dalla moglie Renim e dal figlio. Parte per l’Italia con l’altro figlio Mahmoud. Per due mesi attende a Milano l’arrivo di Renim per riunire la famiglia. Attualmente vive in Germania con la moglie e i figli e lavora come macellaio.

BAKARY
Bakary ha 19 anni e viene dal Mali. Vive a Saint Étienne in Francia. Lascia il Mali a soli 12 anni. Dopo essere stato in un campo di prigionia in Libia viene portato fino al luogo dell’imbarco chiuso nel bagagliaio di un minivan dove rimane per giorni. Arrivato in Italia prende un treno verso Parigi. Qui entra in brutto giro e inizia a spacciare. Quando viene arrestato non può essere rimpatriato perché minorenne e il giudice decide di allontanarlo da Parigi. Inizia a frequentare la scuola di Saint Étienne e a lavorare come apprendista giardiniere paesaggista. Il suo sogno è finire gli studi e diventare un rapper. L’appello e la ricerca di Sestini vengono raccolti da National Geographic che decide di raccontare questa storia con il documentario Where are you? Dimmi dove sei. Proposto in occasione della Giornata mondiale del rifugiato,  Where are you? Dimmi dove sei è andato in onda giovedi 20 giugno sul canale tv del NG ed è tuttora in replica.

Per Storie di Fotografie, Edmondo Di Loreto.

Fonti: rivista IL Fotografo – Internet – National Geographic


[Ndr] Tutte le foto e i video presenti in questo articolo sono stati reperiti in rete a puro titolo esplicativo e possono essere soggetti a copyright. L’intento di questo blog è solo didattico e informativo.


Edmondo Di Loreto

Note biografiche sull’autore
Edmondo Di Loreto è nato a Roma nel 1956 e vive tra Puglia e Abruzzo. Fotografa, con passione ondivaga, dall’età di 7 anni. Ha viaggiato in tutto il mondo ed ha realizzato numerosi reportage. Nel 1994 ha vinto il concorso nazionale di foto-reportage Petrus World Report. Nel 2004 ha ricevuto il gran premio della giuria al concorso del Touring Club Italiano sulle case rurali “Alta Definizione della campagna Italiana”.
Nel 2006 è stato uno dei 5 autori selezionati per il Premio Chatwin: Camminando per il mondo con due video, un racconto ed un portfolio fotografico sui popoli del fiume Omo in Etiopia, esposto a Genova presso il Museo del Castello d’Albertis. Con Elio Carrozza e Giovanni Torre ha promosso il progetto Anime Salve legato alla questione delle migrazioni che, con una mostra e due volumi fotografici, sta girando l’Italia. Ogni volta che può, promuove la fotografia in ogni sua forma e significato.