Sotto il segno dei pesci: una mostra con innovativi mosaici in tessuto e gioielli
A Milano, dal prossimo 22 Febbraio, nella mostra “Sotto il segno dei Pesci” presso Atelier luigisalagioielli saranno esposti gli Abiti Mosaico di Dania Izzi in un dialogo artistico con i gioielli Luigisalagioielli
Il mosaico
è una tecnica decorativa antica che consiste nella realizzazione di forme geometriche o figurative mediante l’utilizzo di micro tessere di vari materiali: marmi, vetri, pietre.
Questo tipo di decorazione particolarmente adatta alle grandi superfici è stata utilizzata in ambito architettonico soprattutto per pavimenti, vista la resistenza al calpestio dei materiali utilizzati, ma anche su pareti, volte, soffitti, fontane.
Sono stupendi le fonti battesimali rinvenute in Turchia, dove le tessere di mosaico hanno consentito di rivestire delle superfici dalle forme estremamente sinuose.
L’arte del mosaico nacque presso i greci ed ebbe grande sviluppo in epoca romana.
Nei primi tempi i mosaici erano composti da piccole pietre, più avanti con l’affinarsi delle tecniche di lavorazione cominciarono ad essere utilizzati pezzetti di marmo, vetro o di terracotta.
Per la preparazione delle tessere di mosaico, si procede tagliando delle sottili lastre di marmo o pietra colorata in strisce di pochi millimetri, a loro volta poi suddividono in tasselli.
Grazie all’utilizzo delle tessere di vetro si potevano conferire al progetto moltissime sfumature. Il vetro fuso veniva versato in appositi stampi e dopo il raffreddamento, tagliato nelle forme adatte.
Mosaici greci e romani
I mosaici più antichi finora conosciuti sono stati rinvenuti nelle regioni greche dell’Eubea e della Macedonia (Olinto, Pella), e risalgono alla seconda metà del IV secolo a.C.
Gli studiosi ritengono che i primi mosaici avessero semplicemente una funzione tecnica e fossero tesi a rendere impermeabile e più resistente al calpestio il pavimento, come nel periodo minoico-miceneo (fra la fine del III ed il II millennio a.C.) e che fossero delle coperture pavimentali di alcuni ambienti degli antichi palazzi nobiliari.
In alcuni casi i primi elementi decorativi disegnati attraverso i ciottoli di mosaico venivano contornati con lastrine di metallo (piombo), questo per evidenziare le forme che componevano il disegno, che a causa della scarsa differenza di colore tra i vari ciottoli aveva bisogno di una linea di demarcazione.

proprietà foto accademia di Ravenna pavimentazione
Con il passare del tempo accuratezza e qualità artistica delle realizzazioni in mosaico aumentarono di pari passo alle tecniche architettoniche, diventando parte integrante di esse.
Durante il periodo Bizantino questa tecnica venne largamente adottata in edifici civili e religiosi.
Le tessere d’oro e d’argento che possiamo ammirare nelle basiliche bizantine
si ricavano applicando sottili lamine d’oro su lastre di vetro o altro materiale dal colore chiaro.

Basilica di San Vitale Ravenna
Grazie alla resistenza dei materiali utilizzati, ci sono pervenuti molti mosaici antichi, conservati nel loro splendore originale come questi scoperti in Israele nel 2017 link
Mosaici in italia: il nostro patrimonio artistico
In Italia abbiamo la fortuna di poter ammirare mosaici straordinari come il grande mosaico della Battaglia di Alessandro dalla Casa del Fauno a Pompei, ora conservato a Napoli al Museo Nazionale .
Le tessere di mosaico sono talmente piccole che raggiungono un effetto pittorico unico.
Giungendo in epoche molto più recenti possiamo ammirare interessanti opere scultoree rivestite di mosaico, dove le tessere donano cromatismo e movimento all’insieme : come nella Fontana del drago di Gaudì sita all’entrata del parco Guell a Barcellona -Spagna

Particolare della Fontana del drago – Mosaico -Gaudì Barcellona Spagna
Una nuova idea progettuale
Dall’incontro tra Dania e Olivetta nasce l’idea progettuale dalla quale prende vita la mostra “Sotto il segno dei pesci”:
dal 22 febbraio al 20 marzo 2020 presso l’atelier Luigi Sala Gioielli in Viale Regina Giovanna 8 Milano.
“Considero il mosaico una tecnica meditativa: si lavora indefessamente in uno stato di
concentrazione quasi trascendentale, è per me un atto di preghiera. Realizzare un mosaico è
comporre musica senza suono, progettare un mosaico è configurare un insieme, trovare l’unità
nascosta nelle singole parti, ricomporre se stessi.”Stola con mosaico di Dania Izzi
Dalle parole dell’artista Dania Izzi scopriamo un’inedita visione della figura del mosaicista, che ci conduce nella complessità del suo lavoro.
Precisione, progetto e visione, conducono dall’insieme al particolare e viceversa. Il mosaico è una tecnica antichissima che ha attraversato l’intera storia dell’arte. Dania Izzi ci propone un modo di intendere il mosaico del tutto nuovo.
Nella dinamica tra mosaico e tessuto, l’artista propone immagini dal grande potere evocativo che stupiscono per la
loro armoniosa complessità. Ritroviamo i temi naturali scelti da Dania per le sue opere sviluppati nei gioielli LuigiSalaGioielli: i pesci, il mondo marino, il pavone, il gufo e gli elementi floreali, la natura.
In esposizione :
In esposizione anche le linee moderne delle collezioni Luigi Sala Gioielli declinate attraverso il “mosaico di opale” gemma composita in piccole tessere di prezioso opale. La particolarità delle lavorazioni dei gioielli Luigi Sala si traspone nella raffinata manifattura degli abiti di Dania Izzi. Attraverso la ricerca stilistica e culturale questi due mondi si incontrano in questa imperdibile mostra.
“Sotto il segno dei Pesci”
atelier Luigi Sala Gioielli
Viale Regina Giovanna 8 INTERNO Milano, citofono Luigi Sala
MM1 Porta Venezia, Passante Porta Venezia
info 3396213324
Inaugurazione sabato 22 febbraio 2020 dalle ore 16.00 alle 19.30
Per visitare l’esposizione: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 – 15.30-18.30 Ingresso gratuito
Sabato mattina 10.00-13.00 Sabato pomeriggio: solo su appuntamento: 3396213324
http://d1221.net/https://twitter.com/officinad1221https://www.facebook.com/daniaizzi/
Note biografiche sull’autrice
Olivetta Sala nasce a Milano nel 1969, frequenta il liceo artistico a Milano e si diploma nel 1987. Frequenta l’istituto gemmologico italiano con i corsi Diamante, gemme di colore, perle e criteri di valutazione, si diploma nel 1989.
Lavora nell’attività di orafi artigiani di famiglia Luigi Sala Gioielli come gemmologo e designer del gioiello, segue i progetti speciali per i clienti e parte della comunicazione, si occupa degli eventi di promozione e culturali quali mostre sia interne che esterne che promuovono l’artigianato orafo artistico
@Luigi Sala Gioielli
#luigisalagioielli
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