Semplicemente Fotografare Live 2017: cronaca di un evento.
Due weekend consecutivi ricchi di eventi e personalità del mondo della fotografia a Novafeltria in occasione della quarta edizione del “Semplicemente Fotografare Live 2017”, kermesse che coinvolge un intero paese, letteralmente prestato all’organizzazione ed interamente dedicato alla fotografia. Noi c’eravamo.
di Luigi Coluccia
Esiste ancora un luogo in cui si parli di fotografia, si respiri fotografia, dove si possano approfondire le tecniche fotografiche con workshop dedicati, seguire seminari tenuti da autori affermati e che allo stesso tempo non sia autoreferenziale? Sì, il “Semplicemente Fotografare Live” di Novafeltria.
L’impatto con questo grazioso paesino dell’entroterra riminese è sicuramente piacevole. La gente che lo abita è molto gentile e disponibile nei confronti del turista, se poi al collo ha una macchina fotografica, addirittura entusiasta.
Si, perché quello è il simbolo del Live, della manifestazione che dura una settimana e tiene loro compagnia con una serie di eventi che pongono la loro realtà al centro dell’attenzione.
Ogni locale libero ed ogni edificio pubblico viene messo a disposizione dell’organizzazione. In ogni postazione – il paese infatti viene suddiviso in aree di vario tipo nelle quali albergano i lavori degli autori in mostra – vi sono delle foto in esposizione. All’arrivo si può subito trovare una mappa che funge da guida lungo tutto il percorso artistico, vero protagonista dell’evento.
Non dovete quindi immaginare un unico spazio nel quale siano contenute, come di solito accade, tutte le immagini in mostra, bensì una distribuzione a macchia di leopardo che oltre ad avere il pregio di suddividere i lavori per tematica ed autore, ha quello di permettere al visitatore di poter godere appieno della bellezza dell’intero centro del paese che ospita la kermesse.
Prima di entrare nella piazza centrale, in cui si trova la sede del Comune che ospita la mostra dedicata alle immagini scattate dall’ Ammiraglio Di Loreto, nonno di Edmondo, ci si imbatte nell’info point e nello stand della Fuji, dove personale altamente specializzato con la propria gentilezza è al servizio dell’utenza per qualsiasi tipo di richiesta.
Adiacente alla piazza principale poi, nella suggestiva Cappella di Santa Marina, in mostra c’è L’isola della salvezza, un lavoro fotografico di Francesco Comello. Un reportage – con stampe professionali realizzate dal Maestro di bottega Giulio Limongelli – su una comunità che si trova sulla trafficata strada che da Mosca porta a Yaroslav, della cui esistenza quasi non ti accorgi eppure è un centro spirituale, educativo e culturale unico in tutta la Russia.
Fondata nei primi anni 90 da un prete ortodosso, con il tempo è diventata una comunità che oggi accoglie 300 ragazzi, molti dei quali disadattati o con problemi familiari. Niente Tv, internet, cellulari e niente denaro, considerati mali della società contemporanea.
“Viaggiare – si legge nella cartella stampa dell’evento – significa anche essere testimoni dei luoghi che visitiamo e indaghiamo. Se a margine c’è anche un progetto di ricerca finalizzata, il viaggiare diventa studio, osservazione, interpretazione del reale visibile. Proprio quello che è avvenuto tra L’Isola della salvezza, Francesco Comello e la fotografia, in un lungo dialogo affascinante e di prospettiva”.
Si entra nel vivo della manifestazione, già nel primo weekend. Il Live è infatti caratterizzato da un intenso programma. David Glauso, Giampiero Marchiori Thomas Monticelli, Silvano Bonaguri e Giulio Limongelli si sono occupati rispettivamente della gestione di un servizio fotografico dedicato al ritratto, di un corso di light painting, di un laboratorio dedicato alla fotografia stenopeica, rivolto essenzialmente ai bambini, di “Les jeux daguerriens” nel 175° dell’invenzione del dagherrotipo e di un corso di camera oscura. Dennis Zilotto invece, si è occupato del ritratto come Opera d’Arte, con l’antica tecnica fotografica del collodio umido.
La chiusura della serata di sabato è di quelle importanti, l’intervento di Monika Bulaj, con la sua “Dove gli Dei si parlano” è infatti l’evento della giornata. Grande affluenza di pubblico ed un successo davvero eloquente.
La giornata di domenica invece è scandita dagli interventi di Sandro Iovine con “Sicuro di saper leggere una foto?” e nel pomeriggio dalla Lectio Magistralis di Francesco Cito.
Da segnalare invece nel secondo weekend, Gabriele Chiesa con Photo Physionotrace, l’antico procedimento pre fotografico con il quale l’ombra del soggetto impressiona direttamente la carta fotosensibile senza l’ausilio di apparecchi fotografici.
Insomma un live ricco di emozioni ed importanti e suggestive occasioni di crescita. Ma anche un live ricco di persone che hanno voglia di condividere, divertendosi, senza intenzione alcuna di darsi un tono, ma semplicemente con la voglia di rivedersi dopo un anno, riprendendo dall’ultima risata dell’edizione precedente.
Il merito di tutto questo va sicuramente alla capacità organizzativa e alle doti umane e caratteriali di Lia, protagonista assoluta della kermesse. Residente a Novafeltria, tiene le fila di un’organizzazione del tutto volontaria che già diversi mesi prima del Live lavora alacremente per dare vita a questa importante manifestazione fotografica.
Coadiuvata dall’inseparabile Giorgio e dai preparatissimi e capaci Giulio e Renato, si avvale anche di manodopera reperita sul territorio. Ragazzi che volontariamente e spesso sacrificando i loro interessi si mettono a disposizione per l’intenso e faticoso lavoro che è funzionale alla buona riuscita dell’evento.
A tutto questo poi, sia aggiunge il grande lavoro di editing, di suddivisione degli spazi, dell’arrivo per posta di tutte le fotografie provenienti da tutte le parti d’Italia e del mondo, qualcuno espone dal Giappone! C’è da sballare ed esporre tutte le immagini. Tutto poi è maledettamente complicato dalla necessità di dover far quadrare i conti con una disponibilità economica ristretta basata principalmente sull’autofinanziamento – la campagna di crowdfunding quest’anno ha prodotto risultati incoraggianti, purtroppo non ancora sufficienti!
E’ finita? Certo che no! Bisogna tener presente poi la chiusura, perché dopo i complimenti, i baci, gli abbracci ed i saluti, tutti vanno via ma Lia, con lo strettissimo gruppo che si occupa dell’organizzazione, ha il compito di smontare tutto e si deve anche preoccupare di rispedire ai legittimi proprietari opere e cataloghi prenotati. Si perché come detto il raggio d’azione di Semplicemente arriva fino al Giappone!!!!
Ma torniamo al live, una kermesse in cui in maniera ironica, dissacrante e mai autoreferenziale, si celebra un evento che per numeri, organizzazione e successo di pubblico sta diventando davvero un punto di riferimento per la fotografia amatoriale, anche se attorno ad esso gravitano tanti professionisti affermati.
Gironzolando per le varie postazioni ci siamo imbattuti in lavori di livello, scanditi da storie personali molto interessanti ed avvincenti. Non possiamo citarli tutti, ci limitiamo quindi a quelli per i quali abbiamo avuto modo di interagire con l’autore.
Andrea Gottardi, vincitore del premio “Semplicemente Fotografare Live 2017″ per il miglior progetto con “Secret Stories” – della sua arte e della sua storia ArteVitae tornerà a parlare molto presto, Oreste Messina e la sua anima Urbex – anche se lui non ama molto questa definizione – a breve protagonista di una nostra intervista, Massimo Marchetti, di cui ci ha colpito il notevole occhio da fotografo di strada, Riccardo Colelli con il suo bellissimo progetto “Come eravamo” e Stefano Botticelli, tipografo ufficiale della manifestazione, con i suoi ritratti di sconosciuti realizzati in giro per il mondo esposti in una location davvero accattivante.
Andrea Gottardi
Oreste Messina
Massimo Marchetti
Riccardo Colelli
Stefano Botticelli
E’ stato l’ultimo Live, come più volte ironicamente dichiarato? Siamo certi di no. Qualche cambiamento probabilmente ci sarà, abbiamo avuto qualche anticipazione ma, non possiamo svelare nulla. Ci rivediamo alla prossima edizione del Live, tutti insieme, appassionatamente!
Una gallery dei momenti più esilaranti, toccanti e di condivisione