Sei gufo o allodola? Scopriamolo insieme.
Ti svegli presto al mattino, ti senti subito attivo ed energico ma crolli alle 21 di sera e non vedi l’ora di infilarti nel letto? Allora appartieni al cronotipo dell ’allodola; se invece fai fatica ad alzarti presto e la notte per te potrebbe non finire mai, allora sei un gufetto!
Di Virginia Palombi
In realtà , oltre a quella del gufo e dell’allodola c’è una terza categoria di persone, quella dei “colibrì”. Questo terzo tipo di cronotipo è il più flessibile e fortunato. Non ha un modello “prestabilito” e riesce ad adattarsi alle esigenze imposte dal mondo del lavoro. Trattandosi di un cronotipo intermedio, il soggetto è elastico, presenta cioè una maggiore capacità di adattamento a impegni differenti. Tale modello intermedio interessa il 70% della popolazione.
Quello che determina a quale cronotipo apparteniamo, è stato ed è ancora oggi oggetto di numerose ricerche scientifiche. Secondo diversi studi Il nostro cronotipo, infatti, dipende da molteplici fattori: dalla predisposizione genetica, dalle abitudini acquisite in famiglia, dal lavoro che si fa, dal nostro stile di vita generale. Da un punto di vista fisiologico, ha un ruolo fondamentale la melatonina: noi dormiamo quando la produzione di melatonina raggiunge il suo picco. Nelle allodole, questo avviene molto presto la sera, mentre nei gufi il picco è ritardato. Il ritmo circadiano è dettato anche dalla temperatura corporea, al suo minimo quando siamo addormentati. Sappiamo, inoltre, che, con l’avanzare dell’età, la sveglia biologica tende ad anticipare e si finisce per regredire allo stadio neonatale, caratterizzato da tanti piccoli pisolini e non da un sonno prolungato senza interruzioni. Invecchiando, dunque, molti gufi diventano allodole, mentre non avviene mai il contrario.
Sia i mattinieri che i nottambuli hanno i loro punti di forza e di debolezza. Non sono uno migliore dell’altro, ma semplicemente diversi.
Vediamo insieme le principali differenze:
- secondo uno studio condotto dall’Università di Barcellona, le persone mattiniere hanno meno probabilità di provare “stanchezza, frustrazione e difficoltà”. I nottambuli, al contrario, sono più propensi a manifestare “impulsività e ricerca di novità”. Mentre le allodole cercano uno stile di vita stabile, i nottambuli cercano l’avventura.
- le allodole si svegliano con il sorriso, i gufi sono invece accigliati: i nottambuli hanno più probabilità di rinviare la sveglia prima di alzarsi dal letto definitivamente la mattina. E quando alla fine devono farlo, lo fanno spesso controvoglia. Le persone mattutine, al contrario, accolgono il sole con un sorriso. Per loro le mattine sono deliziose e sono quindi pronte a gustare un’ottima colazione. I nottambuli al contrario sono più positivi ed euforici dopo le 18.
- In uno studio che ha coinvolto 420 partecipanti, alcuni ricercatori hanno fornito test di intelligenza matematica e di comprensione del testo per testare l’efficacia della memoria di lavoro e la velocità di elaborazione. I risultati hanno mostrato che i nottambuli ottengono punteggi migliori. Questo, ovviamente, non li rende più predisposti al successo.
- I mattinieri inoltre, hanno il grande vantaggio di essere operativi durante le ore diurne, durante le quali si svolgono la maggior parte delle attività umane.
- le allodole preferiscano la colazione; I gufi la cena: le nostre ore preferite non influenzano unicamente gli stati d’animo o il modo in cui tendiamo a lavorare, ma anche le nostre scelte in fatto di cibo. Mentre i mattinieri si svegliano presto per gustare con calma la loro colazione, i nottambuli tendono a saltare la colazione e utilizzare gli ultimi minuti prima del lavoro per vestirsi e correre in ufficio. Un altro studio ha rivelato che i gufi sono più propensi a mangiare meno frequentemente ma in grandi quantità, specialmente nelle ore serali. Caratteristica che rende questi individui più inclini all’obesità ed a livelli elevati di stress.
A prescindere da quale delle due categorie apparteniamo, quel che è certo è che il sonno svolge un ruolo fondamentale per la nostra salute, sia psichica che fisica. Questo aspetto, in particolare, è un argomento che merita uno spazio di riflessione tutto suo e quindi lo tratteremo nel prossimo articolo! A voi, che siate gufi, allodole o colibrì, intanto, auguro un buon volo!
Note biografiche sull’autrice
Virginia nasce a Roma nel 1978, ma vive stabilmente a Marino, uno dei paesi più apprezzati dei Castelli Romani. Dopo aver frequentato il liceo classico si laurea alla Sapienza in Psicologia Clinica e di Comunità. Già durante il percorso di studi, mostra uno spiccato interesse per le dinamiche relazionali e si avvicina al mondo scolastico, lavorando con bambini dai 3 ai 12 anni con disturbi dell’apprendimento e del comportamento. Parallelamente cerca di alimentare la passione per “l’altro”, conducendo per 4 anni, in due radio romane, un programma di attualità e frequentando per 7 anni un corso di teatro che l’ha portata a calcare palchi anche importanti come per esempio il Ghione di Roma. Oggi lavora in un’azienda romana che da oltre 20 anni si occupa di Customer Care, ricoprendo parte attiva nei processi di selezione e di formazione del personale.
Per ArteVitae scrive nella sezione PSICOLOGIA, esplorando il favoloso e complesso ambito delle Relazioni Umane e cura la rubrica Il caffè con la psicologa, uno spazio vivace e interattivo, tutto dedicato ai lettori, nel quale Virginia risponde alle loro domande.
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