RiScatti, la ricerca della felicità.
di Luigi Coluccia
Oggi ci occupiamo di una mostra fotografica molto intensa ospitata dal Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro a Milano fino al 12 febbraio. Un progetto molto toccante, promosso e sostenuto dalla Onlus RiScatti, in cui ad essere esposti sono i lavori fotografici di 29 ragazzi di età compresa fra i 4 e i 27 anni che sono i giovanissimi pazienti ed ex pazienti oncologici dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Buona lettura!
Oggi ci occupiamo di una storia molto bella, quella che ha come protagonisti alcuni giovani che attraverso la loro grande passione, la fotografia, hanno cercato di esorcizzare un terribile mostro, il cancro. Loro stessi, i giovanissimi pazienti ed ex pazienti oncologici dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, hanno scelto il nome di questo progetto fotografico, “La ricerca della felicità”. Il suo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema molto delicato, quello rappresentato dal dover affrontare una terribile malattia in età, come quella infantile ed adolescenziale, caratterizzate da fragilità emotive molto forti. La Onlus RiScatti, che ha sostenuto e promosso questo progetto molto bello e lodevole, è un’associazione di volontariato milanese che realizza progetti di riscatto sociale attraverso l’utilizzo della fotografia. Prima di quello di cui noi ci occupiamo oggi, hanno già egregiamente trattato il tema degli homeless e dei migranti con altrettanti lodevoli progetti.
La mostra “Riscatti, la ricerca della felicità”, con ingresso libero, è ospitata dal Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro a Milano fino al 12 febbraio. E’ un insieme di immagini molto forti ed intense che hanno il pregio di toccare le emozioni di chi le guarda. Non è suscitare il sentimento della pietà lo scopo di questo progetto ma quello di promuovere la ricerca della felicità ottenuta attraverso la voglia di combattere, mantenendo integra la propria dignità, questo nemico temibilissimo. Una malattia questa che non deve essere sottovalutarla ma che va combattuta proprio attraverso la ricerca della normalità dei gesti e dei sentimenti, continuando a vivere.
La mostra si compone di 91 fotografie scattate da 29 ragazzi di età diverse che hanno appreso le tecniche fotografiche da tre professioniste, Alice Patriccioli, Veronica Garavaglia e Donata Zanotti. Le immagini sono rappresentative di quello che per i nostri protagonisti è il concetto di felicità, per cui parlano inevitabilmente di loro. Vi troviamo rappresentati molti loro autoritratti, i loro sogni, le loro speranze e la loro voglia di tornare al più presto alla normale vita di tutti i giorni per poter vivere serenamente la loro età, che non dovrebbe conoscere sofferenza.
Credevamo di avere delle cose da insegnare a questi ragazzi – racconta Andrea Ferrari, oncologo pediatra – ma non esiste una ricetta che consenta di superare l’angoscia e la paura. E alla fine sono stati loro, proprio i giovani pazienti malati, a insegnare a noi ad aprire le orecchie, gli occhi, il cuore. I nostri ragazzi, attraverso queste foto, ci hanno insegnato ancora una volta che ci sono storie meravigliose da raccontare, persino dentro al Progetto Giovani, qui nel mondo dove i ragazzi si ammalano di tumore.
Infine, quello che questo progetto ambisce ad ottenere è il giusto supporto per tutti questi giovanissimi pazienti che venendo privati della loro infanzia o adolescenza, vengono toccati da questa malattia in modo ancora più devastante.
Qui potete fare una donazione a questa lodevole iniziativa