26 Settembre 2016 By artevitae

Raccontando Ancona, il progetto Urban Street di Ste Po

di L. Coluccia/A. Bettoni

Quando è nato il gruppo di fotografia ArchiMinimal, l’interesse in rete è stato tanto. Moltissimi autori già noti ai frequentatori dei social hanno aderito a questa nuova tendenza che aveva in animo l’idea di raccogliere l’immenso patrimonio delle immagini d’architettura all’interno di un unico contenitore virtuale, azzardando anche la categorizzazione in diversi stili e generi.

Nessuno infatti prima di quel momento aveva cercato di raccogliere in categorie distinte le varie sfumature di questo genere fotografico. In questo lento ma inarrestabile processo di crescita, un autore su tutti ha manifestato fin da subito un grande interesse per il progetto ArchiMinimal. Ha collaborato con noi dietro le quinte già da molto tempo prima che decidesse, solo dopo una serratissima corte, di entrare a far parte dello staff in pianta stabile.

Innamoratissimo dell’altra sua creatura, Keep It Minimal, di cui detiene la guida in felice coabitazione con altri due meravigliosi protagonisti della fotografia minimalista nonché suoi grandi amici, Giovanni Tisocco e Pino Di Giacomo, non ha però resistito alle sirene del progetto che ArchiMinimal gli prospettava. Questo perchè gli avrebbe dato la possibilità di creare dal nulla una pagina che raccogliesse il genere fotografico da lui tanto amato, quello del minimalismo urbano, successivamente classificato come Urban Street.

Alla luce di un recente lavoro fotografico, Raccontando Ancona, a cui si è recentemente dedicato, abbiamo chiesto a Ste Po di raccontarci questo suo progetto, da dove proviene, quello che ne rappresenta lo spirito e gli obiettivi che si pone.

Innanzitutto ringrazio ArchiMinimal Blog per questa possibilità, per me molto importante, di spiegare meglio il cuore di questo mio progetto. Ho avuto da sempre un rapporto viscerale con la mia terra, come capita a molti. Quella in cui vivo è una piccola città, Ancona, apparentemente priva di fascino architettonico urbano ma in considerazione del fatto che le sfide mi sono sempre piaciute, quando ho cercato di superare con l’occhio del fotografo la patina di diffusa e apparente banalità, mi si è aperto un mondo sconosciuto, parallelo e musicale. Un mondo che parla una lingua tutta sua fatta di forme, di linee, di luci e di ombre, apparentemente inanimato, ma che invece, ad un’attenta osservazione, cerca continuamente di dialogare con l’uomo.

@ Ste Po

Inserendo la figura umana in questi contesti geometrici ci si accorge che la struttura architettonica e l’uomo si integrano alla perfezione, alle volte la figura umana sembra un direttore d’orchestra che dirige vari strumenti, altre volte la stessa è ferma, inattiva, quasi estranea ad un contesto architettonico che le ruba la scena. Entrambi però sono necessari l’uno per l’altro, quasi simbiotici. La pulizia compositiva, la linearità, l’elegante gestione delle linee e la serialità devono naturalmente e necessariamente caratterizzare questi squarci urbani.

 

@ Ste Po

Quello appena fatto, è un elenco delle caratteristiche e dei concetti di cui deve essere dotata una buona fotografia “urban street”. Ci tenevo però a sottolineare un principio a me molto caro,  che mi auguro che più di qualcuno di voi possa condividere e sposare, ossia quello che per fare una buona foto “urban street” non è necessario trovarsi in località in cui gli spunti architettonici siano evidenti e numerosi, ma il più delle volte, basta invece saper ricavare degli input interessanti anche dalla propria città, dal proprio quartiere.

@ Ste Po

Come accennavo sopra, mi auguro che questo mio modo di interpretare la mia città possa stimolare molti fotografi a fare altrettanto. Questo è un genere impegnativo ma che regala tante soddisfazioni, ricade nella sfera di quel genere di fotografia creativa nella quale si offrono a chi osserva, composizioni presenti nella quotidianità delle nostre vite, che però sono spesso nascoste ad un occhio distratto e che pertanto strappano poi un sentimento di inaspettato ma apprezzato stupore. Mi auguro per concludere, di vedere sempre più #tag del genere urban street relativi alle vostre meravigliose città.

@ Ste Po

 

Raccontando AnconaImmagini di Ste Po

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