Un capolavoro del maestro iberico, divenuto un simbolo noto ovunque. Qual è l’ispirazione di questo dipinto impareggiabile.
Uno dei più influenti e noti artisti del XX secolo è certamente lo spagnolo Pablo Picasso. Fu pittore, scultore e litografo, innovativo ed eclettico la cui opera fu una svolta cruciale tra l’arte della tradizione del XIX secolo e quella contemporanea. Fu un artista molto prolifico, dipingendo fino alla tarda età.
Si tratta dunque di una figura molto nota e per certi aspetti anche controversa. Le sue opere a partire dagli anni Venti del Novecento ebbero una grande fama. Quindi quando realizzò il dipinto di cui parliamo, Picasso era un artista già molto affermato.
Il 26 aprile 1937 scattò l’operazione Rügen. I bombardieri dell’aviazione tedesca appartenenti alla legione Condor, coadiuvati dagli italiani dell’Aviazione legionaria, rasero al suolo la cittadina basca di Guernica, provocando la morte di un numero imprecisato di persone (probabilmente centinaia). La distruzione della località, voluta da Franco, fu una sorta di tragica esercitazione contro la popolazione civile con un bombardamento terroristico che incendiò e distrusse la città.
Il fatto fece grande scalpore e colpì particolarmente anche l’artista spagnolo, al quale il governo repubblicano aveva già commissionato un dipinto che rappresentasse la Spagna all’Esposizione mondiale di Parigi. L’artista non aveva iniziato con l’opera che gli avevano affidato, ma la notizia del bombardamento di Guernica accelerò il suo lavoro, concluso entro la fine del mese di giugno.
L’opera venne esposta il 12 luglio 1937, all’apertura del padiglione espositivo spagnolo. L’autore la dedicò alla memoria delle vittime del bombardamento della località basca. Picasso realizzò il dipinto su una tela di iuta grezza, preparata con una tecnica particolare per renderla più resistente agli spostamenti. Terminata l’Esposizione di Parigi il dipinto fu trasferito a New York per raccogliere fondi a favore del Comitato profughi spagnoli.
Con la guerra mondiale il dipinto fu collocato al Museum of Modern Art (MOMA) di New York, dove rimase per molti anni. La riconsegna al governo spagnolo avvenne solo dopo la fine del regime franchista, come indicato dall’artista. Ora è esposto al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Il dipinto è un protesta contro la violenza e la distruzione della guerra.
La madre con il bambino, il toro folle, il cavallo trafitto e la colomba morente sono alcuni dei soggetti del grande dipinto (3,493 ×7,766 m). Stupore, angoscia, sofferenza si leggono negli sguardi distorti delle figure umane rappresentate in bianco, nero e toni di grigio per esprimere l’assenza di vita e rendere ancora più drammatica la scena. Il quadro così si mostra ancora come un manifesto contro l’ingiustizia e la crudeltà della guerra in ogni luogo.
La notorietà planetaria di una foto che ha fatto epoca. Scopriamo che cosa che si…
C'è chi li lava tutti i giorni, chi tre volte a settimana e chi solo…
Se hai un armadio piccolo, sai bene quanto possa essere difficile mantenere l’ordine e trovare…
Ho mangiato le unghie per anni e, quando ho deciso di farmele ricrescere, ho scoperto…
Nel famosissimo libro di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, c'è una frase molto bella, che…
Per una pulizia efficace e veloce della lavastoviglie, si può prendere in considerazione il trucco…