La biblioteca più grande della Penisola, una visita di questo tesoro culturale italiano. Una panoramica della sede.
In Italia le biblioteche storiche non mancano e ogni città, ogni capoluogo, ma anche ogni comune può vantare un piccolo grande tesoro. Infatti l’attenzione alla conservazione di scritti e manoscritti a fatto in che in ogni epoca sorgessero archivi e biblioteche. Ma le biblioteche oggi svolgono una funzione non soltanto di raccolta e conservazione del patrimonio librario.
Sono dei poli culturali e dei luoghi in cui oltre alla conservazione trova grande spazio la consultazione e l’apertura verso il pubblico, soprattutto quando si parla di biblioteche pubbliche. Offrendo spazi e ambienti dove leggere, studiare e consultare testi e pagine scritte di ogni genere, le biblioteche offrono un servizio indispensabile per la cultura italiana.
Roma è sempre stata ricca di biblioteche dal grande valore storico e culturale, proprio per il suo ruolo di centro della cristianità. Con la nascita dello Stato unitario non ha perso il suo ruolo e fin dal 1876 la Biblioteca nazionale di Roma, intitolata al re Vittorio Emanuele II, doveva svolgere la funzione di fulcro della vita culturale del paese.
Il suo scopo era proprio di documentare tutti i prodotti della cultura italiana nelle varie epoche e divulgare quella contemporanea. I fondi principali della Biblioteca nazionale furono all’origine quelli della Biblioteca Major o Secreta della Compagnia del Gesù a cui si aggiunsero i fondi di altre 69 biblioteche conventuali italiane destinate allo Stato italiano dopo l’estensione a Roma della legge sulla liquidazione delle proprietà ecclesiastiche.
La prima sede fu nel Collegio Romano, storico palazzo del centro di Roma Casa maggiore dei Gesuiti, dove ora si trova un prestigioso Liceo Ginnasio “E.Q.Visconti, la prima statale pubblica della Capitale. La sede era naturalmente bella e importante ma nel corso degli anni non sufficiente a garantire gli spazi per la sua nuova funzione. Il percorso di individuazione della nuova sede fu molto lungo, interrotto poi dalla lunga pausa dovuta alla guerra.
Solo nel 1959 ci fu un concorso per un nuovo edificio che portò nel 1975 all’inaugurazione della nuova sede in viale del Castro Pretorio, dove si trova tuttora. Il palazzo realizzato era il primo in Italia dedicata esclusivamente a una grande biblioteca pubblica. Oltre che alla sua vocazione naturale, la Biblioteca ospita mostre, convegni ed eventi culturali, con oltre 10 piani dedicati ai libri e ai servizi connessi.
Con il nuovo millennio gli spazi dedicati alla lettura e consultazione sono stati ammodernati, con l’incremento dei servizi offerti al pubblico. Oggi infatti la Biblioteca presenta un’area espositiva permanente e varie sale dedicate alla raccolta di grandi scrittori e figure importante della letteratura italiana del ‘900.
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