3 Maggio 2017 By artevitae

Ohio, una canzone per non dimenticare

Ohio è il brano musicale scritto da Neil Young successivamente al Kent State Massacre. Nel Massacro del 4 maggio 1970, la Guardia Nazionale americana sparava sugli studenti che manifestavano contro l’invasione della Cambogia annunciata dal Presidente Nixon, uccidendone quattro. E’ una tragedia ancora viva nell’immaginario collettivo, anche grazie a questa toccante canzone.

di Luca Tizzi

Quando alla fine di aprile del 1970 gli Stati Uniti entrano in guerra con la Cambogia, scoppiano nelle università americane molte manifestazioni di protesta. La guerra secondo alcuni è necessaria per contrastare l’alleanza tra VietCong e Khmer rossi e per permettere all’esercito americano di usare i territori cambogiani per attaccare i vietnamiti. La volontà è quella di porre fine ad una guerra che sta costando un’enormità in termini di vite umane e consenso.

La guerra in Vietnam scoppia nel lontano 1955 a seguito della conferenza di Ginevra che segna la fine del dominio francese nella zona e la nascita dei due Vietnam, quello del Nord, comunista e appoggiato da URSS e Cina, e quello del Sud, filo americano. I motivi che portano alla guerra sono molti e non è certo il caso di analizzarli in queste poche righe, ma la spiegazione dell’impegno militare americano è forse da ricercare in un’intervista rilasciata da J.F. Kennedy al New York Times nel 1961: “Abbiamo un problema: rendere credibile la nostra potenza. Il Vietnam è il posto giusto per dimostrarlo”. Così, nel corso del suo mandato, il Presidente intensifica gli aiuti in favore dell’alleato Vietnam del Sud.

Richard Nixon viene eletto presidente nel 1969, succedendo a L.B. Johnson in carica alla guida del paese dopo l’assassinio di Kennedy. La politica militare di Nixon in Vietnam prevede l’invio massiccio di forze militari nel paese per porre fine vittoriosamente ad una guerra sempre meno amata, soprattutto nelle università americane. La strategia di vittoria prevede l’occupazione militare della Cambogia che avviene il 30 aprile 1970 e porta a molte manifestazioni di protesta nei campus statunitensi. Anche la Kent State University, in Ohio, protesta energicamente contro tale politica.

Disordini nella Kent State University

A seguito delle agitazioni che avvengono all’interno e fuori dal campus dell’università di Kent, in Ohio, la notte del 2 Maggio 1970 il sindaco della città chiede al governatore dello stato l’appoggio della Guardia Nazionale che occupa l’università il giorno seguente. Corre voce che il governatore avrebbe dichiarato lo stato di legge marziale permettendo alla Guardia Nazionale di prendere il controllo della situazione, togliendolo all’amministrazione universitaria. Questo in realtà non avviene ma i militari iniziano a comportarsi come se tale legge fosse in atto. Vengono proibiti i raduni ma, nonostante il divieto, il 4 Maggio circa 3000 studenti occupano gli spazi comuni dell’università. La Guardia Nazionale ordina alla folla di disperdersi e lancia dei lacrimogeni, poco efficaci però a causa del forte vento.

Un gruppo di soldati avanza contro i manifestanti con i fucili in braccio e le baionette innestate. Trovandosi però intrappolati tra gli studenti, molto più numerosi e la recinzione del campo di atletica, iniziano ad indietreggiare seguiti dai manifestanti. A questo punto un gruppo di militari, voltandosi verso la folla, inizia a sparare ad altezza d’uomo. In un primo momento si pensa che i fucili siano caricati a salve, ma così non è. In 13 secondi esplodono tra i 60 e i 70 colpi di fucile che feriscono una decina di studenti e ne uccidono quattro: Allison Krause, Jeffrey Miller, Sandra Scheuer e William Schroeder.

Nel giugno del 1970 Neil Young compone e pubblica la canzone “Ohio” per stigmatizzare il massacro. Accompagnato da una musica semplice ma coinvolgente, il brano diviene subito un inno antimilitarista.

La canzone recita:

Tin soldiers and Nixon coming, We’re finally on our own. This summer I hear the drumming, Four dead in Ohio.

I soldatini di stagno di Nixon stanno arrivando e noi alla fine siamo soli. Quest’estate ho udito il rullo dei tamburi, ci sono stati quattro morti in Ohio.

Gotta get down to it, Soldiers are gunning us down, Should have been done long ago. What if you knew her  And found her dead on the ground. How can you run when you know?

Dobbiamo rendercene conto, i soldati ci stanno abbattendo a fucilate, dovevano farlo già molto tempo fa. Cosa diresti se tu la conoscessi e la trovassi morta per terra, potresti scappare?

 

Il fotografo John Filo immortala una ragazza, Mary Vecchio, inginocchiata vicino al corpo di Jeffrey Miller e lo scatto gli vale il premio Pulitzer per la fotografia.

 

John Filo

 

Il poeta Allen Ginsberg nel 1975 scrive un poema legato agli eventi di quel periodo “ Hadda be playin’ on a juke box” messo in musica e cantato dal vivo dal gruppo “Rage Against the Machine”.

Vi invito a leggerlo e ad ascoltare il brano, se non vi piace leggere invece vi suggerisco la visione di un vecchio film, anch’esso del 1970, “Fragole e Sangue”, ma di questo parleremo un’altra volta. Perché questo breve articolo? Per non dimenticare, MAI!

Locandina Film

Fragole e sangue