Mimmo Jodice. Attesa. 1960-2016. La mostra
di Modestino Carbone
Fino al 24 ottobre, il Museo MADRE di Napoli ospita la mostra “Mimmo Jodice. Attesa. 1960-2016” dedicata al fotografo napoletano, uno degli indiscussi maestri della fotografia contemporanea.
Si tratta di una delle più importanti retrospettive dedicate al fotografo napoletano, con oltre 100 opere esposte, in un percorso che tocca i momenti salienti della sua ricerca fotografica, dal mondo antico alla visione urbana sino al legame con la storia dell’arte e raccoglie immagini dagli anni ’60 e ’70 sino al 2015 con la serie Attesa, realizzata proprio per l’occasione dell’esposizione.
Con un particolare allestimento ispirato ad una mega proiezione cinematografica, Teatralità quotidiana a Napoli è il titolo della sezione della mostra che raccoglie una selezione di immagini dalle serie dedicate negli anni Sessanta e Settanta alla città in cui il fotografo nasce e vive tutt’ora.
Un affascinante viaggio tra la Napoli e la Campania degli ultimi 50 anni fatto di ricerca visiva e culturale, di tradizioni e miti religiosi, fatto di immagini di quella Napoli del post terremoto, umiliata, ferita, stuprata anticamera di quella disgregazione sociale che tanti danni ha prodotto e produce. Un viaggio fatto anche di impegno politico “partecipato”, merce tanto rara ai giorni nostri. Una buona occasione insomma per cercare di meglio comprendere una delle realtà più misteriose ed affascinanti d’Italia.
Per chi fosse interessato a visitare l’esposizione ecco un paio di informazioni pratiche: il Museo MADRE ha accesso gratuito ogni lunedì; a 200 metri dal museo – Porta San Gennaro – potrete trovare Capasso, la storica pizzeria dove era di casa Totò…
Le immagini di seguito sono tratte dalle opere Attesa 2015, Teatralità di Napoli 70-2016, Le Figure del mare del fotografo Mimmo Jodice che in una intervista al National Geographic descrive così il suo lavoro fotografico:
“C’è molto di autobiografico nel mio lavoro. Le mie foto non nascono da occasioni, sono riflessioni sulla realtà. Guardo molto più dentro di me che fuori. Quando concepisco un progetto può capitare che vada in giro a cercare le immagini necessarie per realizzarlo, ma sempre all’interno di una visione personale, che mi appartiene e che è silenziosa e metafisica.”
Sulla mostra:
Mimmo Jodice – Poesie visive e nuda realtà
Sul Fotografo
Museo MADRE – Mimmo Jodice – La Mostra