4 Maggio 2017 By artevitae

LOVE: l’amore raccontato dall’Arte Contemporanea

LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore è il titolo dell’esposizione ospitata al Museo della Permanente di Milano. L’interpretazione del tema, l’amore primordiale, viene affidata ad alcuni degli artisti contemporanei più noti presenti in mostra con le loro celebri opere. Fino al 23 luglio 2017.

di Debora Focarino

Da 17 marzo al 23 luglio 2017 il museo della Permanente di Milan parla d’amore. Sì quel tema universale, quel sentimento impalpabile, che accomuna pena e gioia, che ti fa impazzire ma al contempo ti permette di respirare.

Ogni visitatore può lasciare la propria testimonianza all’interno del percorso espositivo.

L’interpretazione di questa tematica primordiale viene affidata al fior fiore degli artisti contemporanei: Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos e molti altri che, con 39 opere esposte, forniscono allo spettatore un pezzo di cuore ed una visione assolutamente personale dell’amore.

Ai “non addetti ai lavori” alcuni di questi nomi non diranno nulla, ma sono convinta che vedendo le opere – ormai famosissime ed entrate nel nostro immaginario collettivo – saprete perfettamente a chi mi riferisco!

Apre l’esposizione l’installazione LOVE di Robert Indiana, celebre in tutto il mondo. Lui, famoso artista statunitense, associato al movimento della PopArt , realizza quest’opera nel 1964 associando due aspetti fondamentali dell’amore: forza dirompente e disarmante semplicità.

 

A seguire altra opera conosciutissima: Smoker #3 (3-D) di Tom Wesselmann. Pittore e scultore statunitense, anche lui legato al mondo PopArt, è artista audace e controverso, specialmente per i suoi provocanti nudi femminili!

 

La maestosa opera di Joana Vasconcelos: Coração Independente Vermelho #3. Opera del 2013 realizzata con posate di plastica traslucida e ferro verniciato. Con un motore che emette una “colonna sonora” eseguita da Amalia Rodrigues.

Una delle famosissime One Multicoloured Marilyn di Andy Warhol e un pannello degli eccentrici Gilbert & George, all’anagrafe Gilbert Prousch e George Passmore, un duo di artisti contemporanei, coppia nel lavoro e nella vita.

Ogni nostra opera d’arte è una lettera d’amore visiva da noi a voi. Gilbert & George, Gennaio 1999

Una fotografia mozzafiato di Vanessa Beecroft, in cui si racchiude uno degli aspetti dell’amore più puro e incondizionato. Italiana, eclettica, è un’artista che si prefigge di realizzare opere d’arte “viventi” esprimendosi per lo più con performance, concentrandosi sulle tematiche del desiderio.

Yayoi Kusama, che dopo la sua partnership con Louis Vuitton, si è affrancato dalla sua “fissa” per i pois in tutto il mondo. Artista giapponese decisamente fuori dagli schemi, oltre ai pois, le sue ossessioni sono rivolte a zucche, reticolati, cibo e sesso.

Questi e molti altri gli artisti che portano la loro visione dell’Amore, con la A maiuscola, come l’Arte. Ognuno con una personale e soggettiva interpretazione: a volte di immediata comprensione, altre dal messaggio criptico, a tratti empatica ed emozionale oppure totalmente asettica. Questo è l’enigma dell’arte contemporanea, occorre lasciarsi trasportare, senza fermarsi al “ma cosa vuol dire?” o al “ma è arte questa?” o “lo potevo fare anch’io”.L’arte emoziona, comunica senza parole, smuove sensibilità e tocca corde soggettive; quale tematica migliore per testarla se non l’Amore. Quell’incomprensibile ed inspiegabile emozione che ognuno vede, vive, sente e dimostra in un modo assolutamente proprio.

 

Note biografiche sull’autrice

Debora Focarino nasce a Milano nel settembre del 1979,  dove tutt’ora vive. La passione per l’arte e la pittura l’accompagna da tutta la vita ed è una costante così radicata che ne ha fatto un mestiere. Diplomatasi all’Accademia Italiana del Restauro e conseguito il titolo post biennio specialistico in restauro tele,tavole e ceramica;  inizia il suo percorso lavorativo frequentando i più importanti Atelier milanesi.

Arriva il momento in cui decide di aprire il proprio laboratorio e contestualmente inizia il percorso di studi per diventare Perito d’arte, raggiungendo con successo lo scopo effettuando l’esame nel 2009 ed entrando a pieno titolo nelle liste degli esperti del Collegio Lombardo Periti Esperti Consulenti, collaborando anche col Tribunale di Milano.  La sua formazione ibrida a metà tra il tecnico restauratore e il perito storico dell’arte, la rende una professionista completa e competente; nonostante ciò non smette mai di aggiornarsi, studiare e affrontare nuove sfide perché c’è sempre qualcosa in più da fare, capire, conoscere per continuare a godere della meraviglia delle cose.

deborafocarino@yahoo.it

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