5 Luglio 2017 By artevitae

L’Italia di Zaha Hadid in mostra al MAXXI di Roma

ArteVitae oggi torna ad occuparsi di un Architetto tra i più influenti e visionari del nostro tempo, Zaha Hadid. Lo facciamo in concomitanza di un’esposizione molto interessante ospitata dal MAXXI di Roma fino al 18 gennaio prossimo, L’Italia di Zaha Hadid. Fra le molteplici iniziative legate alla mostra anche un concorso fotografico aperto a tutti.

di Luigi Coluccia

Possiamo certamente affermare che la sua opera abbia lasciato un’impronta fondamentale nell’architettura del nostro secolo, catalizzando su di sé l’attenzione dedicata solitamente alle grandi opere e alle grandi star. In un mondo in cui quest’ultime sono solitamente rappresentate da uomini, Zaha Hadid ha saputo dare vita ad una piacevolissima eccezione.

Il fascino tipico della donna mediorientale, i grandi ed espressivi occhi scuri, presagivano già il suo futuro di “archistar”.  Zaha univa il genio architettonico, capace di dare vita ad opere spettacolari alla capacità di essere sempre al centro della scena mediatica. Icona di stile globale, veniva a mancare poco più di un anno fa a soli 65 anni. The Guardian l’aveva eletta fra le persone più eleganti del mondo, ma era anche considerata fra le 100 persone più potenti al mondo secondo la rivista Forbes. E’ stata la prima donna a vincere il premio Pritzker nel 2004, considerato il Nobel dell’architettura, e nel Regno Unito la medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects.

Insomma, un simbolo per tante donne, e non solo, l’architetto iracheno naturalizzato britannico, le cui opere sono tra le più importanti del design architettonico contemporaneo, dal London Olympic Aquatic Centre al Museo Nazionale delle Arti e dell’architettura del XXI secolo (Maxxi) a Roma. Un rapporto speciale, quello con l’Italia, come ha sottolineato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini a proposito del museo romano: “L’uso innovativo dei volumi e degli spazi che ha caratterizzato la sua architettura si è espresso al meglio in questo edificio, che ha seguito in ogni fase dalla progettazione alla costruzione introducendo nuove tecniche e materiali“.

Così, ad un anno circa dalla sua improvvisa scomparsa il MAXXI le dedica la mostra L’Italia di Zaha Hadid. L’esposizione ha lo scopo di evidenziare il profondo legame dell’architetto con il nostro paese. Legame che negli anni ha visto nascere e realizzare opere imponenti. Presenti in esposizione i suoi progetti e le opere realizzate attraverso i vari strumenti di rappresentazione, ricerca e sperimentazione da lei messi a punto nel corso della sua carriera: dai bozzetti pittorici e concettuali ai modelli tridimensionali, dalle rappresentazioni virtuali agli studi interdisciplinari più recenti finalizzati all’applicazione di nuove soluzioni e tecnologie, in uno sforzo pionieristico di indagine nella progettazione.

La mostra mette in stretta relazione la personalità della Hadid e la fotografa Hélène Binet, una delle fotografe più attente ed interessate alla produzione realizzata dall’architetto nel corso degli anni. Si passa dall’architettura al design, attraverso lo sguardo attento della Binnet della quale vengono proposte intense fotografie che si relazionano con i dettagli della produzione architettonica e con il suo dinamismo. Oltre ai tanti progetti che hanno interessato il nostro paese, è presente in mostra anche una selezione di lavori realizzati agli esordi e ancora in corso di realizzazione che evidenziano un percorso ed una ricerca di linguaggio architettonico che apre sempre a nuovi orizzonti. Il MAXXI ne è la prova più evidente.

Il Terminal Marittimo di Salerno, il Museo Messner a Plan de Corones in alto Adige, La Torre Generali e gli edifici del City Life a Milano, la stazione dell’alta velocità di Napoli-Afragola appena inaugurata. Sono solo gli ultimi capolavori realizzati in Italia da Zaha Hadid. Un’eredità importante quella che il museo MAXXI di Roma ci presenta, con questa mostra a cura di Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura, e Woody Yao, Direttore Zaha Hadid Design. “Una progettista geniale – dice la curatrice Guccione – che ha guardato con interesse alla tradizione artistica e architettonica del nostro paese. Le suggestioni dinamiche del barocco romano, le caleidoscopiche visioni del futurismo italiano, le ricerche sperimentali di Luigi Moretti e di Pier Luigi Nervi “.

L’allestimento, ideato da Zaha Hadid Design, mostra nelle tre dimensioni le linee fluide degli schizzi dell’architetto per il MAXXI, edificio che le valse lo Stirling Prize nel 2010 e occupa l’intera Galleria 5, quella più spettacolare con la sua grande vetrata proiettata sulla piazza. Qui sono raccolti bozzetti pittorici, modelli tridimensionali e virtuali, oltre a oggetti, video e fotografie che tracciano una rappresentazione a 360 gradi del suo pensiero. Oltre ad ammirare le meravigliose opere architettoniche già realizzate e citate prima, sarà interessante ammirare invece quelle rimaste su carta, come il tanto discusso “Betile-Museo d’arte nuragica e contemporanea” di Cagliari e il centro commerciale “Jesolo Magica” con hotel e business centre.

 

Altrettanto emozionante sarà passare in rassegna gli oggetti e gli arredi che Hadid ha sviluppato in lunghi anni di collaborazione con le aziende italiane: dalle sospensioni per Slamp ai divani per B&B Italia e Cassina, dagli utensili per Alessi celebrati durante l’ultima design week milanese alle librerie componibili per Magis e i tavoli per Sawaya&Moroni, solo per citarne alcuni.

La mostra annovera anche un wall di 20 metri con proiezioni video che raccontano i suoi progetti in tutto il mondo e un nastro sospeso che raccoglie le foto di Hélène Binet, che ha ritratto quasi tutte le architetture di Hadid. Tra le iniziative in programma al MAXXI anche attività didattiche per le famiglie e per le scuole, workshop per adulti e studenti e visite guidate.

Da segnalare infine un concorso fotografico aperto a tutti. Per partecipare bisogna produrre uno scatto che reinterpreti in modo personale una delle architetture a scelta tra il Terminal Marittimo di Salerno, il Messner Mountain Museum,  la Torre Generali di Milano, la Stazione di Afragola e, ovviamente, il museo MAXXI, e caricarlo sul sull’apposito sito  entro il 4 settembre 2017. Le foto migliori saranno inserite nel percorso espositivo e premiate con un biglietto omaggio per il museo romano.

Gallery immagini Hélène Binet

Ci sentiamo di consigliare vivamente a tutti i nostri lettori di non perdere questo interessantissimo evento, del quale Giovanna Melandri, Presidente di Fondazione MAXXI, dice “Questa mostra dedicata a Zaha Hadid, donna di grande forza e coraggio, creativa e innovativa, è un tributo alla sua opera e al suo stile, un racconto del segno che ha lasciato in Italia, nell’architettura e nel design“.