6 Luglio 2020 By Olivetta Sala

Le 4 C del diamante più 1 K: le caratteristiche del diamante

Il diamante è una delle gemme più note e desiderate. Viene indossato quotidianamente da moltissime donne. Le 4 C definiscono le caratteristiche grazie alle quali si formula il giudizio sulla pietra e il suo valore. Scopriamo insieme la storia e le caratteristiche di questa gemma.

Anello luigisalagioielli modello Carezza: l’oro bianco con le sue forme morbide accarezza il diamante taglio brillante incastonato in un castone esagonale

ADAMAS
Il suo nome deriva dal greco “Adamas”, indomabile, si riferisce alla durezza che la distingue dalle altre gemme. Il diamante, infatti, scalfisce tutti i minerali e da nessuno è scalfito. Durezza: 10

il diamante si colloca nel gradino più alto della scala di Mohs che determina il valore della durezza di un minerale.


UNA GEMMA DA SEMPRE RICERCATA
Nell’antichità, i mercanti persiani portavano diamanti in Cina dove venivano usati per scolpire la giada e per tagliare e forare altre pietre.

Nel  medioevo  il commercio del diamante era molto florido tra il medio oriente e  le Repubbliche Marinare di Venezia e Genova.

diamanti grezzi

LE MINIERE DI DIAMANTI DEL PASSATO

Verso la fine del XIV secolo il diamante comincia ad essere montato su gioielli e scelto sempre più spesso dalle dame. L’inalterabilità della gemma diventa simbolo di fedeltà coniugale e di amore, concetto diffuso anche ai giorni nostri. La moda di indossare diamanti presto si diffonde in tutti i regni della futura Europa.


Nel 1498 Vasco De Gama doppiò il Capo di Buona Speranza e di conseguenza cambiarono le rotte per raggiungere l’India, questo fece sì che cambiasse anche il detentore del monopolio delle importazioni di diamanti che passò dalle Repubbliche Italiane alla città di Bruges, grazie agli stetti contatti commerciali che la città già vantava con il Portogallo. La nuova via dei diamanti diede nuovo impulso alle già fiorenti maestranze del taglio della città di Bruges.  Nei secoli successivi il primato di “Città dei diamanti” passò da Bruges ad Anversa.   

la rotta aperta da Vasco De Gama con il passaggio dal Capo di Buona Speranza

Ancora oggi Anversa è conosciuta per la lavorazione del grezzo e per i laboratori di analisi e certificazione del diamante. Verso la metà del 1600 vennero scoperti nuovi giacimenti sulla costa ovest dell’india, le miniere di Golconda da cui veniva estratto materiale dal colore paglierino.

 

La leggendaria città di Golconda in India

La regione indiana sarà l’unico bacino diamantifero della terra fino al 1725, anno in cui vennero alla luce degli esemplari in Brasile,lungo un fiume a 500 km da Rio de Janeiro, nel distretto minerario di Minas Gerais. Nel 1866 in Sudafrica, in territorio Olandese, un giovane trovò lungo le rive del fiume Orange un diamante grezzo del peso di 21,25 ct.

 

UNA STRAORDINARIA SCOPERTA : AFRICA TERRA DI DIAMANTI

Solo due anni dopo , un pastore trovò  un diamante di 83,50 ct. che venne chiamato “Stella del Sudafrica”. In Sudafrica  Iniziò una vera e propria corsa sfrenata alla ricerca di diamanti.  Nei territori di proprietà dei fratelli De Beers furono trovate cinque miniere diamantifere. Cecil Rodhes , che vendeva attrezzature per gli scavi, rilevò nel 1888 due imprese diamantifere presenti in Sudafrica fondando la “De Beers Consolidated Mining Company”.  Il nome De Beers deriva dal cognome dei proprietari dei territori in cui erano dislocate le miniere in concessione.

Ai giorni nostri le varie compagnie all’interno della De Beers sono responsabili per circa il 40% della produzione mondiale di diamanti e hanno quindi il controllo del prezzo.

Nel xx secolo altri giacimenti vennero scoperti in Namibia, Angola, Sierra leone, Zaire e in Russia e in Australia.

miniera a cielo aperto

                                                                                                                                                                 

DIAMANTE è  LA MATERIA, BRILLANTE è IL TAGLIO
L’arte del taglio del Diamante ha una storia relativamente recente. Anticamente si usava una sfaccettatura sommaria che migliorava appena la bellezza del pezzo, quello che più interessava  era la conservazione del peso.   Oggi si considera la perfezione del taglio un requisito fondamentale della gemma.   Il  tagliatore veneziano Peruzzi, verso la fine del 1600, realizzò  il  taglio a “Brillante triplo”, un taglio estremamente superiore rispetto ai precedenti.

L’operazione del taglio richiede grande esperienza e un lungo studio che consenta di individuare i piani di sfaldatura della pietra.  L’abilità più ricercata del maestro lapidario consiste appunto nel riconoscere queste caratteristiche e di tenerne conto durante la molatura in modo che non avvengano rotture accidentali.

Il taglio Brillante è talmente conosciuto tanto da essere confuso con il diamante stesso!

proporzioni del taglio brillante

IL DIAMANTE CI NARRA DI ANTICHE LEGGENDE

Si riteneva il Diamante un rimedio efficace contro molte malattie se ridotto in polvere si credeva fosse un veleno potentissimo, certamente molto costoso! In India veniva conservato religiosamente dagli sposi perché gli si attribuiva la proprietà di accrescere e rendere più duraturo l’amore. Risale ai tempi remoti la raffigurazione del Diamante come simbolo di forza e potenza per la sua durezza, di lealtà per la sua limpidezza.

Spilla Luigisalagioielli ispirata ai disegni dei tessuti dell’india con diamanti e zaffiri

LE 4 C OSSERVARE, SCEGLIERE, CLASSIFICARE IL DIAMANTE

C come Clarity
Il grado di purezza del Diamante è relativo alle caratteristiche interne della gemma. Attraverso l’osservazione e la mappatura delle inclusioni, del loro numero, colore e posizione viene definito il giudizio sulla Clarty. Le inclusioni possono essere parti di altre gemme inglobate nel processo di cristallizzazione del Diamante, disomogeneità di crescita o ancora inclusioni gassose e liquide. Dobbiamo ricordare che la genesi di un Diamante è conseguenza di un evento magmatico, dove le pressioni possono variare. Le inclusioni raccontano la storia della nascita di un Diamante, nelle inclusioni vi è la traccia degli elementi presenti durante il processo di genesi e di crescita del diamante.

scala delle caratteristiche interne del diamante

Il giudizio delle caratteristiche interne è frutto di attenta e scrupolosa osservazione del Diamante con la lente a 10 ingrandimenti.

L’esame, per compilare il certificato, viene eseguito da tre analisti esperti. La sigla IF definisce un Diamante esente da inclusioni interne alla lente 10x, la sigla VVS1 VVS2 definisce una “very very small inclusion” di livello 1 o 2, vedere questo tipo di inclusioni richiede molta attenzione anche da parte di un analista esperto ed allenato.

I successivi gradi di purezza si susseguono fino ad arrivare al grado I1 I2,I3 dove le inclusioni sono visibili ad occhi nudo.


C come Color
La scala del colore oggi più utilizzata è quella Americana che va dal colore D al colore Z.

scala di colore del Capo

I Diamanti a partire dalla lettera M sono visibilmente tendenti al giallo. La valutazione del colore viene fatta per comparazione con diamanti di paragone appoggiati su un supporto bianco e illuminati con luce artificiale. Questa gamma di colore dal bianco assoluto al giallo si chiama serie del Capo.

I colori rosa, blu, azzurri, verdi del Diamante non vengono riferiti a questa scala di colore e si definiscono Fancy Color: oltre a essere di notevole bellezza sono anche molto rari.


C come Carat
Il peso e la grandezza di un Diamante sono caratteristiche determinanti nella valutazione del prezzo in quanto gemme di notevoli dimensioni sono più rare delle piccole pezzature. L’unità di misura delle Gemme è il Carato che corrisponde ad 1/5 di grammo. I punti sono i centesimi di carato – es. un Diamante di ct. 0,20 = 20 punti

“Cullinan” Il diamante più grande del mondo appartiene al tesoro reale inglese


C come Cut
Il Diamante è una materia con un alto potere disperdente, ovvero i raggi di luce che entrano nella gemma vengono scomposti nei vari colori dello spettro e captati dai nostri occhi come bagliori di luce scintillanti. Perché questo avvenga con il massimo risultato il taglio deve essere accurato e delle dovute proporzioni.

Infatti, il taglio a Brillante è stato scientificamente studiato per esaltare al massimo le caratteristiche del Diamante ed è anche il più conosciuto.

Numerosi sono i tagli: Brillante, Goccia, Marquise, Ovale, Cuore, Smeraldo, Princess, Carrè, Baguette, Radiant.

Senza la sapiente tecnica del tagliatore il Diamante non avrebbe quel fascino che tutti gli riconosciamo.

                                                                                                                                                 importanza delle proporzioni nel taglio del diamante
                                                                                                                                                                 alcuni tagli del Diamante

K come Kimberlite

Sotto il nome di kimberlite è compreso un vasto gruppo di rocce ignee tra i quali è presente in grande quantità l’olivina. In prossimità della superficie terrestre la Kimberlite costituisce il riempimento dei camini vulcanici . La kimberlite contiene diamanti.

                                                                                                                                                                              camino Kimberlitico

Ecco la K di kimberlite:  una mia invenzione di nomenclatura da affiancare alle famose 4C, per raccontarvi che il processo di nascita del diamante è un processo naturale, avvenuto negli anni di formazione della crosta terrestre.

I diamanti si sono cristallizzati nel mantello, a una profondità di circa 200 km e a temperature elevatissime intorno ai 1.300/ 1.400 ° C e con pressioni impressionanti di circa 70 tonnellate/cm ².

Le variazioni di queste condizioni  determinano la tipologia dei diamanti ritrovati in un giacimento.

L’età dei diamanti varia da più di 3 miliardi di anni per le pietre del Sudafrica a 990 milioni anni per i diamanti più “giovani” che si trovano nei giacimenti del Botswana.

 

diamante grezzo in Kimberlite

                                                                                                                                                      

DIAMANTI SINTETICI

Fin dalla fine dell’ottocento vengono studiati sistemi di produzione del diamante sintetico. Il principale utilizzo del diamante sintetico avviene a livello industriale. Negli ultimi anni si sono riusciti a produrre diamanti di qualità gemma e si intravede la possibilità che questi diamanti entrino nel circuito delle gemme da gioielleria.

diamanti sintetici immangine Wikipedia

                                                                                                     

SCEGLIERE UN DIAMANTE
Per scegliere un gioiello con diamante, prese tutte le informazioni sulla gemma, affidatevi al vostro gusto.
Il diamante proprio per le sue caratteristiche di resistenza e brillantezza vi accompagnerà nelle vostre giornate e nelle ricorrenze importanti.
Abbiatene cura senza temere di strapazzarlo un pò! 
Per pulire i vostri gioielli con diamanti usate uno spazzolino da denti e una goccia di sapone liquido o detersivo per i piatti con acqua tiepida, mentre per una pulizia più profonda rivolgetevi al vostro gioielliere. 

Luigisalagioielli pendente con diamanti taglio brillante


Note biografiche sull’autrice

Olivetta Sala nasce a Milano nel 1969, frequenta il liceo artistico a Milano e si diploma nel 1987. Frequenta l’istituto gemmologico italiano con  i corsi Diamante, gemme di colore, perle e criteri di valutazione, si diploma nel 1989.

Lavora nell’attività di orafi artigiani di famiglia Luigi Sala Gioielli come gemmologo e designer del gioiello, segue i progetti speciali per i clienti e parte della comunicazione, si occupa degli eventi di promozione della Luigisalagioielli .

#luigisalagioielli

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Le foto dei gioielli sono proprietà di luigisalagioielli