29 Settembre 2017 By Giusy Baffi

La sensuale fotografia di Nobuyoshi Araki in mostra

E’ in arrivo a Vicenza la sensuale fotografia di Nobuyoshi Araki. Dal 21 settembre al 3 dicembre infatti, presso la Fondazione Bisazza avrà luogo la mostra dedicata al maestro della fotografia giapponese che annovera più di 60 fotografie che spaziano dal nudo alle composizioni floreali. Alla mostra saranno esposte anche 10 fotografie completamente inedite.

di Giusy Baffi

© Araki – Fondazione Bisazza

Eros e Thanatos, amore e morte, l’eterna contrapposizione tra l’energia vitale e quella distruttiva della morte, anch’essa, secondo la concezione orientale, parte integrante della vita, resa immortale se liberata dalla rappresentazione del tempo.

Su questo dualismo, solo apparentemente opposto, sull’estrema battaglia tra Eros e Thanatos si basa, in innumerevoli sfumature, il lavoro fotografico di Nobuyoshi Araki, fotografo contemporaneo giapponese di fama mondiale.

La sua carriera inizia alla fine degli anni ’70,  in un particolare coffee shop di Tokyo, dove per la prima volta le cameriere servono il caffè in minigonna senza biancheria intima, l’occhio del fotografo indulge sui comportamenti dei clienti abituali, sul sottile erotismo e voyeurismo che permea l’ambiente.

Da allora e fino al 1985, anno in cui questi locali vengono chiusi, a Tokyo si assiste ad una moltiplicazione di sex club, di ogni genere e gusto. Araki diventa un assiduo frequentatore di Shinjuku, il quartiere dei divertimenti di Tokyo, con i suoi locali notturni, striptease e alberghi squallidi.

In oltre 800 scatti Araki documenta ampiamente lo spirito di quei club, spesso isolando le persone che sembrano affondate in un pozzo di tristezza e solitudine.

Come una propaggine contemporanea della tradizione degli Shunga giapponesi, Araki produce una quantità enorme di immagine erotiche. Le donne ritratte indossano il kimono, l’abito tradizionale giapponese, spesso sono trattenute da corde, dove l’idea stessa della legatura con la corda, chiamata Kinbaku-bi, significa la bellezza dell’arte del bondage erotico tradizionale giapponese fatto a scopo estetico o erotico,  nel quale non esiste  un voyeurismo morboso; esiste ed è molto evidente, per i praticanti di kinbaku di alto livello, la presenza di una “connessione spirituale” tra loro e i loro partner e la loro arte.

L’esplorazione dei confini tra il bene e il male, tra piacere e dolore, tra fragilità e forza, ha nella filosofia orientale, una valenza molto distante dal concetto occidentale di schiavitù.

Sempre in bilico tra i sublime e l’osceno, le foto di Araki sono contemporaneamente scioccanti ma anche misteriosamente tenere. Araki ha finora realizzato 350 pubblicazioni, tra queste, la serie Erotos che oltrepassa il binomio corpo-sessualità, essendo caratterizzato da allusioni basate sulle forme degli oggetti ripresi. A questo scopo vengono usati fiori, frutta e tutta una serie di oggetti ed inquadrature che pur non avendo in sé nulla di erotico, rimandano l’osservatore all’idea della sessualità e dell’erotismo.

La stessa sensazione è presente nella serie Flowers, dove fiori di ogni specie sono fotografati, quasi cristallizzati, nel momento di massimo splendore, un attimo prima di appassire, quasi a voler ricordare che dolore e sofferenza fanno parte integrante della vita al pari dell’eros, della bellezza e dell’amore.

Note biografiche dell’autore

 Nobuyoshi Araki è nato a Tokyo nel 1940. Ha studiato fotografia e cinema presso la Chiba University e si è dedicato alla fotografia commerciale subito dopo la laurea. Nel 1970 ha creato il suo famoso Xeroxed Photo Albums, prodotto in edizione limitata e spedito ad amici, critici d’arte e persone scelte a caso dall’elenco telefonico. Nel corso degli anni, le sue fotografie audaci e sfrontate basate sulla sua vita privata sono state oggetto di numerose controversie e censura (specialmente in Giappone), un fatto che non ha turbato l’artista né diminuito la sua influenza. A oggi, Araki ha visto la pubblicazione di oltre 350 libri dedicati alla sua opera.