La magia della scoperta del laboratorio orafo: tradizione e innovazione
Il laboratorio orafo è davvero un luogo magico in cui l’orafo è il mago. Tradizione ed innovazione sono le pozioni attraverso le quali le sue idee creative prendono forma, trasformando i metalli e le gemme preziose in gioielli prodigiosi.
Di Olivetta Sala
Quando si parla di Arte, l’oreficeria non viene quasi mai citata, indugiando nel limbo delle arti applicate. Si, perchè l’arte orafa è destinata ad essere indossata e questo, forse, la rende meno interessante di altre arti o semplicemente la relega nell’ambito dell’ accessorio.
Parlare di arte orafa significa scostare un velo. Immaginate di trovarvi davanti ad una grande tenda bianca e leggera, attraverso la quale non riuscite a distinguere altro che immagini indefinite. La scostate con la mano, fate capolino ed entrate in laboratorio orafo. Ecco, adesso non immaginate scene da mille e una notte con un tripudio di oro ovunque, il laboratorio orafo è davvero un luogo magico, ma la magia alberga nella testa e nelle mani dell’orafo.

Il maestro orafo Luigi Sala al Banco con alcuni pezzi traforati
E la magia si realizza sul tavolo dell’orafo che è, esattamente, come una baia che accoglie l’artigiano in un ampio abbraccio.
Al centro dell’ansa si trova lo stock, simile ad un ponte levatoio verso il banco. Un sostegno in cui ci si appoggia con l’oggetto da limare e lavorare.

Lo stock di legno su cui l’orafo si appoggia per lavorare il gioiello
La maggior parte del lavoro dell’artigiano orafo si svolge al banco, dove il tutto inizia sempre con un disegno a matita, un progetto a volte preciso e dettagliato a volte solo abbozzato. L’artigiano siede chino sul lavoro e le mano detta il ritmo al seghetto del traforo che entra nel metallo seguendo la linea tracciata a matita.
Piccole dimensioni Vs grandi idee
Le piccole dimensioni ed il compito di ornare una donna o un uomo fanno dell’oreficeria un’arte bistrattata quando, al contrario, l’arte orafa crea una grande commistione tra la necessità di espressione dell’orafo e quella del/della cliente che indosserà il gioiello, nessun’altra opera ha un compito così alto, essere il racconto della persona.

disegni di progetto gioiello
Un’arte che inizia nella notte dei tempi
L’oreficeria intesa come lavorazione dei metalli, inizia nella notte dei tempi, quando l’uomo diventa tale grazie al pensiero che lo porta ad immaginare se stesso e riprodurre il mondo che lo circonda attraverso l’arte. Da sempre la grande valenza simbolica del potere, della forza, dell’appartenenza e della protezione si legano alla ricerca della bellezza e si svelano nel gioiello.

Girocollo e pendente con falco Tutankhamun conservato al museo del Cairo
Ogni civiltà ha prodotto meravigliosi gioielli e sia l’ oro che l’ argento si sono rivelati materiali versatili ed idonei per la loro produzione. Consentono lavorazioni precise e dettagliate. L’oro tende ad ossidarsi molto lentamente e mantiene intatta la sua brillantezza per secoli, un esempio sono i monili ritrovati negli scavi di pompei che ci stupiscono ancora per la loro lucentezza e la straordinaria contemporaneità del disegno.

Gioielli di epoca romana
Oro:un metallo prezioso non solo per il valore
I gioielli in oro, se costruiti con le dovute proporzioni, hanno un’ottima tenuta rispetto all’usura. I manufatti in oro possono essere riparati. Un detto comune dice che l’oro ha mille vite perchè fondendolo può rinascere in un nuovo gioiello.

Fusione dell’oro
In questo caso si vede la competenza dell’orafo che non distrugge tanto per recuperare materiale, ma valuta la lavorazione ed i costi e benefici dell’operazione di fusione, perchè ci sono lavorazioni che non si realizzano più ed è un peccato perderle per sempre. In tal caso, il gioiello va meglio contestualizzato con piccole o grandi modifiche che lo rendano più portabile dalla donna o dall’uomo contemporanei.

Pendente Onda in oro bianco realizzato con perla nera di Thaiti ricordo di viaggio della cliente
Il Traforo e la composizione del gioiello
Una delle tecniche che amiamo di più è il traforo su lastra. Si riporta il disegno sulla lastra e si trafora seguendo il disegno con un seghetto. Il pezzo poi viene imbottito se gli si vuole dare una particolare curvatura. Si preparano i castoni su misura per ogni singola pietra. Si compone il gioiello su una lastra di cera posizionando i castoni che si bloccano nella posizione corretta con una colata di gesso. Quando il gesso è solido si salda l’oggetto da rovescio in modo che le varie parti risultino unite con saldature robuste.
La struttura che sostiene il gioiello
Viene costruita la filettatura che sostiene il gioiello ad esempio, se si tratta di un pendente, vengono studiati i passaggi per l’apprendimento in modo che siano nascosti e che non disturbino il disegno.

Gioiello pendente per filo rigido realizzato con coralli avanzati da collana della cliente,anche la parte dietro del gioiello deve essere bella e armoniosa ,la filettatura sostiene le foglie e i coralli.
Poi si procede allo sbiancamento e si mette il gioiello in un acido che toglie tutte le tracce di borace che è precedentemente servito nella fase di saldatura delle parti. Si prosegue con la pulitura del pezzo con delle spazzole e tirini sempre più fini fino ad ottenere una superficie lucida.

Luigi Sala al banco utilizza i tirini per rifinire un gioiello
Si incastonano le gemme, si satinano alcune zone per creare dei contrasti tra zone lucide e opache che facciano risaltare il disegno ed infine si procede alla pulitura finale. Alcuni pezzi vengono realizzati con la tecnica della cera persa .
La tecnologia ha fatto il suo ingresso nel laboratorio
Da alcuni anni abbiamo introdotto la progettazione con il computer che consente di studiare alcune tipologie di gioiello e di poterle facilmente modificare e mostrare al cliente un render in 3D. Successivamente, attraverso una stampante 3D di ultima generazione, produciamo un prototipo in resina. A questa fase più tecnologica, segue la fusione e le fasi di lavorazione descritte precedentemente.
Il laboratorio orafo è un luogo dove magia e creatività si mescolano a tecnologia, innovazione, tradizione e arte e la bacchetta magica è la mano del mago orafo capace di creare inimmaginabili e preziosi scrigni in cui si celato segreti, sentimenti e vite.

Pendente Malice Luigisalagioielli in oro bianco, diamanti, Tsavoriti, onice

Anello modello sinuoso Luigisalagioielli in oro bianco e oro giallo
Note biografiche sull’autrice
Olivetta Sala nasce a Milano nel 1969, frequenta il liceo artistico a Milano e si diploma nel 1987. Frequenta l’istituto gemmologico italiano con i corsi Diamante, gemme di colore, perle e criteri di valutazione, si diploma nel 1989. Lavora nell’attività di orafi artigiani di famiglia Luigi Sala Gioielli come gemmologo e designer del gioiello, segue i progetti speciali per i clienti e parte della comunicazione, si occupa degli eventi di promozione e culturali quali mostre sia interne che esterne che promuovono l’artigianato orafo artistico
www.luigisalagioielli.com
@Luigi Sala Gioielli
#luigisalagioielli
https://www.facebook.com/luigisalagioiellimilano/
Immagini e video inclusi in questo articolo sono reperiti in rete a puro titolo esplicativo e possono essere soggetti a copyright. L’intento di questo blog è solo didattico e informativo.
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