La Festa della Donna attraverso la Ruth di Hayez.
Le libere divagazioni di oggi celebrano in maniera particolare la Giornata Internazionale Della Donna attraverso l’immagine di un quadro che ha suscitato, nel nostro Luca Tizzi, una breve riflessione su quante piccole e grandi violenze, spesso nascoste, vengano compiute contro le donne.
L’8 Marzo si celebra la Giornata internazionale della donna, è una celebrazione mondiale volta alla rivendicazione di pari diritti tra uomini e donne. Avrei voluto, e forse dovuto, scrivere di questa festa, ricordare le nostre grandi “donne”, da Bebe Vio ad AstroSamantha (Samantha Cristoforetti), da Margherita Hack a Rita Levi-Montalcini e accompagnare il tutto con due o tre brani di alcune delle nostre bravissime cantanti. Non lo farò; vi parlerò invece di un incontro con una donna, una figura di donna, che mi ha particolarmente colpito.

8 Marzo – Giornata Internazionale Della Donna

Il Bacio – Hayez, Pinacoteca di Brera
E’ iniziata da poco a Forlì, ai musei S.Domenico, una mostra di pittura dedicata ala pittura italiana dell’800, la parte del leone la fa Hayez. Il primo incontro con questo pittore per me è stato con Il Bacio, alla pinacoteca di Brera, una folgorazione, vi basti sapere questo.
Una decina di giorni fa sono andato a vedere questa esposizione ed entrando, mentre la ragazza mi strappava il biglietto ho visto il primo quadro, una ragazza seminuda con davanti una cinquantina di persone in età ormai avanzata che ascoltava la spiegazione dell’accompagnatrice. A Forlì è così, si giocano il jolly subito, il primo quadro che si trova entrando e il più significativo e di solito è l’icona della mostra.
Sono scappato subito, non mi piace la folla, ho aspettato una decina di minuti e quando il gruppo di bisonti si è allontanato sono tornato a vedere l’opera di Francesco Hayez,, la Ruth appunto. E’ una figura seminuda di donna che porta in braccio delle spighe di grano e tende la mano destra verso qualcuno. Bellissimo!
Ammirando l’opera mi sono chiesto chi fosse questa Ruth da meritare un simile capolavoro quindi, appena tornato a casa ho aperto la pagina di Wikipedia, si inizia sempre da li, ed ho cercato di capire chi fosse.

Ruth – Hayez
Ruth era una donna di circa tremila anni fa, di religione pagana politeista, che andò in sposa ad un ebreo e dalla sua discendenza sono nati sia Davide, era la sua bisnonna, e di conseguenza, molti secoli dopo, Gesù Cristo.
Non fu ovviamente un matrimonio d’amore, Ruth, rimasta vedova, si sposò con uno dei parenti del defunto marito, così si usava per continuare la discendenza e non disperdere i beni di famiglia, il secondo in linea di diritto a prenderla in moglie.
Niente di strano direte ma, in realtà, fu qualcosa di rivoluzionario perché innanzitutto fu il primo matrimonio inter-religioso di cui siamo a conoscenza, una “gentile” che sposava un ebreo e sembra che fu la stessa Ruth a concedersi in sposa e non il marito a pretenderla.
“Verso mezzanotte quell’uomo si svegliò, con un brivido, si guardò attorno ed ecco una donna gli giaceva ai piedi. Le disse: chi sei? Rispose: sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto del riscatto”
E’ così che si presenta al futuro marito, in miseria, costretta a spigolare per sopravvivere, si concede all’uomo che per poterla avere ha dovuto convincere il primo pretendente a rinunciare a lei. Alla storia di Ruth la Bibbia, la Torah ebraica, dedica uno dei libri più belli, il libro di Ruth.
Dopo aver letto questo mi sono chiesto se quel gesto, quel matrimonio, quel concedersi in sposa ad un uomo anche se buono e innamorato, fu un atto d’amore o di violenta, anche se inconsapevole, prevaricazione. E Mi chiedo ancora, ai giorni nostri, quanti atti di piccola o grande violenza, piccole o grandi prevaricazioni, vengano compiute ai danni delle donne e non solo. Purtroppo credo siano molti, molti di più di quanto possiamo immaginare.
Auguri a tutte le Donne.
Note biografiche sull’autore
Florentini natione non moribus – Luca Tizzi nasce a Firenze nel 1961, la abbandona dopo 30 anni e si trasferisce nel paese di origine dei genitori, sull’Appennino Tosco-Romagnolo in provincia di Forlì-Cesena. Percorso di studi arruffato, bancario per motivazioni alimentari ma senza convinzione, si interessa di Cinema, Musica, Fotografia, Arte, Fumetti e molto altro. Gli piace scrivere anche se dice di non esserne capace, gli piace fotografare perché non sa disegnare, ma anche in questo dice di riuscire poco bene. Sogno nel cassetto, diventare ricco scrivendo cose orribili che leggono in molti. libere Divagazioni è la rubrica di intrattenimento da lui condotta, nella quale scrive di musica e canzoni, ma anche di arte e libri e molto altro, con la spiccata caratteristica che lo contraddistingue di saper ricercare l’aspetto meno noto, la curiosità più stuzzicante, per regalarvi delle chicche molto appetitose.
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