Kos: il magico giardino dell’Egeo
Kos è la ridente isola greca protagonista oggi della rubrica “Sì, viaggiare”, curata da Valentina Fenu per ArteVitae.
di Valentina Fenu
L’Egeo la culla dolcemente nel suo blu, e lei – puntino verde – si abbandona leggera e sicura della sua storia e della sua bellezza. Stiamo parlando di Kos, incredibile isola del Dodecaneso, in Grecia. Soprannominata “Il giardino dell’Egeo” grazie ai fiori variopinti, agli alberi secolari, alle colture e alle riserve d’acqua, Kos è senza dubbio una delle isole greche più celebri ed amate, nonché luogo spettacolare per chi ama il contatto con la natura e il silenzio. Lunga poco più di 40 km e larga soltanto 6 nel punto più topico, l’isola vista dal cielo assomiglia ad una falce allungata con il manico.
Kos vi lascerà meravigliati grazie alla sua essenza pittoresca e preziosa: pur essendo piccolina, è un’isola in grado di regalare emozioni immense grazie al bagaglio storico/leggendario e alla genuinità incantevole dei paesaggi. Innanzitutto, possiamo dire di cogliere quattro “zone” di riferimento per conoscerla al meglio: a sud-ovest abbiamo Kefalos, a nord-ovest Mastichari, nella zona centrale i piccoli villaggi quali Zia e Phily e a est Kos città. Kefalos vista dall’alto ha la forma di una testa d’agnello (ecco il perché di tale nome) ed è dominata dalla spiaggia di Agios Stefanos, al cui largo sorge l’isolotto di Kastri; la tradizione vuole che lo si raggiunga a nuoto e si suoni la campana del monastero ivi presente. Interessanti i resti della basilica cristiana ubicati proprio sulla spiaggia.
Restando sempre sul versante ovest, ma salendo leggermente verso nord, Mastichari e Limionas vi affascineranno per il paesaggio selvaggio e incontaminato. Kos ha origini antichissime, vi basti pensare che è l’isola natale di Ippocrate, padre della medicina. Ecco perché, attraversando l’isola da ovest a est, sarà un immenso piacere non solo visitare i piccoli villaggi caratteristici – fatti di viuzze strette bianche e azzurre – come Zia e Phily, ma poter vedere le tantissime rovine storiche, tra cui quelle dell’Asklepeion, il primo ospedale della storia… Beh, giustamente: siamo o non siamo nella patria di Ippocrate?
Di villaggio in villaggio, durante gli spostamenti, che consigliamo di fare in motorino o con il quadro per praticità e per non perdere nulla della bellezza del luogo, noterete quante chiese bizantine e quante moschee ci sono. Kos è molto vicina alla Turchia (quotidianamente partono diverse imbarcazioni alla volta di Bodrum) ed è decisamente interessante vedere questa mescolanza di arte e tradizione. Sul lato est, sorge Kos città, capoluogo dell’isola. Il centro è dominato dal grande platano sotto il quale, narra la leggenda, usasse sedersi a studiare Ippocrate. Bellissimo e colorato anche il mercato e vicini, i resti dell’antica acropoli. Il porto – dove ormeggiano moltissime barche – è il centro simbolico della città ed è reso importante dal Castello dei cavalieri.
Fotogallery di Valentina Fenu
Note biografiche sull’autrice
Valentina Fenu – Classe 1985, nata “in quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno” – ma con chiare origini sarde – ama da sempre arte e letteratura. Laureata in scienze della comunicazione, ha collaborato per passione con la webzine Lobodilattice – dopo diversi anni di carta stampata – e quotidianamente cura la sua pagina Facebook in cui parla di letteratura, vita e emozioni. “Due di uno” è il suo primo romanzo pubblicato da Edizioni del Faro nel 2014. Valentina Fenu – Facebook
Le immagini di questo articolo sono coperte dal diritto d’autore e sono state gentilmente concesse da Valentina Fenu© ad ArteVitae per la realizzazione di questo articolo. Ove non specificato, le foto sono state prese, a titolo esplicativo, da internet e possono essere soggette a copyright. L’uso delle immagini è esclusivamente a scopo divulgativo. L’intento di questo blog è solo didattico e informativo.