4 Febbraio 2019 By Gabriella Maldini

Il Battito delle parole, libere serate di libere parole.

Un gruppo di ragazzi si aggira per la Romagna, sono i ragazzi di BATTITO! Il nuovo, emozionante collettivo che organizza “libere serate di libere parole”. Per conoscerlo meglio e sapere cosa aspettarci, incontro Miriana Barberini, studentessa universitaria e tra i fondatori storici di Battito.

di Gabriella Maldini

 

Gabriella: Ciao Miriana, parliamo di Battito, chi siete?

Miriana: Siamo un collettivo di scrittori e lettori precari. Ma prima ancora siamo un gruppo di amici a cui piace scrivere, leggere e condividere ciò che ci piace. Siamo molto diversi fra noi e questo è un punto di forza importante. L’idea è nata nel 2016, tra una birra e l’altra, domandandoci se la condivisione non fosse possibile anche con tante altre persone in maniera libera. Il nome Battito nasce dal potere evocativo della parola stessa, che può riferirsi al cuore e al suo ritmo, ritmo che può diventare quello delle parole e delle emozioni.

Gabriella: Come collettivo organizzate la “libera serata di libere parole”, di che si tratta?

Miriana: E’ una serata alla quale chiunque può partecipare, solo ascoltando o leggendo anche i propri scritti. E’ molto semplice e informale, non siamo un circolo letterario chiuso e informale e non c’è alcuna competizione. Siamo per la condivisione libera e aperta di ciò che ci piace.

Ogni sera c’è uno di noi che tiene un po’ le redini, buttiamo giù una scaletta e si comincia. E’ un momento per conoscere nuove persone, per ascoltare, per misurarsi con la propria emotività e per sedersi e godere delle parole. Abbiamo una sola regola: 5 – 10 minuti a testa, non di più.

Gabriella: Siete un collettivo di lettori e scrittori precari, cosa comporta questo?

Miriana: Essere un collettivo comporta responsabilità e organizzazione, anche solo per programmare le serate, riuscire a incontrarci per una riunione (siamo tutti dei migranti per motivi di studio e di lavoro) garantire partecipazione…Insomma, ci dividiamo i compiti, ognuno ha diritto di parola sulle decisioni e il tutto prende forma.

E’ nato anche un piccolo volume dove abbiamo raccolto poesie, racconti brevi e illustrazioni della maggior parte di noi.

 

Gabriella: Siete aperti a collaborazioni?

Miriana: Assolutamente sì. Cerchiamo realtà come la nostra, ma anche persone, collettivi, associazioni che abbiano voglia di creare legami. Musica, arte e parole sono collegate, ad esempio, in una serata come la nostra in apertura di un concerto, o per l’esposizione di qualche artista locale. E’ un’unione che fa bene a tutti. Molte immagini dei nostri volantini, ad esempio, sono opera di amici illustratori.

Gabriella Maldini, Editor di ArteVitae Blog.

 

Gabriella: Progetti e programmi futuri?

Miriana: Stiamo buttando giù un calendario per le serate di libere parole del 2019, abbiamo in programma un secondo libro e alcune decisioni importanti per crescere un po’. Per il resto resteremo sempre noi, un gruppo di amici che si ritrova una sera ogni tanto a leggere ciò che ci piace davanti a un pubblico, felici di coinvolgere sempre qualche nuovo lettore. Tutti gli aggiornamenti si possono trovare su Facebook e Instagram cercando “collettivo battito”.

 

Per saperne di più:

Collettivo Battito – Facebook

Collettivo Battito – Instagram

 


Note biografiche sull’autrice

Nata a Forlì nel 1970, dopo il diploma al liceo classico, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Bologna. HA svolto un Master in Comunicazione a Roma e Milano, poi un corso di Racconto e Romanzo e uno di Sceneggiatura cinematografica alla Scuola Holden di Torino. E’ docente di cinema e letteratura e ha diverse collaborazioni in atto,  fra cui quella con Università Aperta di Imola, la libreria Mondadori di Forlì e le scuole medie per le quali sta portando avanti un progetto didattico che coinvolge i ragazzi delle classi terze in una ‘lezione cinematografica’ sul rapporto umano e formativo che unisce allievo e insegnante. Da pochi mesi è uscito il suo primo libro, edito da Carta Canta, dal titolo ‘I narratori della modernità’, un saggio di letteratura francese dedicato a Balzac, Flaubert, Zola e Maupassant, come quei padri della letteratura che per primi hanno colto la nascita del mondo moderno.

Per ArteVitae scrive nella sezione Cinema e TV.

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