28 Settembre 2016 By artevitae

EveryEarlyMorning, fotografie urbane di Giulio Montorio

di A. Bettoni/L. Coluccia

EveryEarlyMorning è il nome del progetto di fotografia urbana che uno dei nostri più affezionati autori alimenta quotidianamente con immagini scattate sul percorso che da casa lo porta al lavoro. Conosciamo meglio oggi Giulio Montorio e il suo lavoro fotografico.

Un signore discreto, educato e gentile, un uomo d’altri tempi insomma. Ha cinquant’anni, è sposato ed ha due meravigliosi figli. Laureato in Economia e Management, per lavoro si occupa di fiscalità. Vive a Gallarate in provincia di Varese ma lavora a Milano. Ha due grandi passioni, la bicicletta e la fotografia. E’ proprio su quest’ultima che poniamo la nostra attenzione.

AMB: Giulio, quando e come nasce in te l’interesse per la fotografia?

GM: Il mio interesse per la fotografia non so da dove nasca, è una cosa naturale per me cercare di fissare quello che il mio occhio considera bello e interessante. In passato sfruttando una vecchia Canon analogica, avevo cominciato a coltivare questa mia passione, soprattutto sollecitata dai miei viaggi in alcune città, ne cito due su tutte Berlino e New York, dove gli eventi storici e culturali hanno favorito un continuo rinnovamento architettonico. Il risultato è stato che casa mia attualmente è completamente tappezzata da foto dei miei viaggi, per la gioia di mia moglie a cui naturalmente è demandato il compito di tenerle in ordine!!!!

AMB: Abbiamo raccontato qualcosa della tua vita privata, raccontaci adesso qualcosa del fotografo amatoriale che sei.

GM: Prima di tutto vorrei ringraziare voi per questa bella opportunità che mi avete concesso, poi, sperando di non deludere nessuno, aggiungo che non mi sento un fotografo. Questo per una ragione molto semplice, io realizzo i miei scatti con uno smartphone.

AMB: Noi di ArchiMinimal eravamo a conoscenza di questa tua peculiarità, vorresti però spiegare ai nostri lettori, come arrivi a questa scelta?

GM: Qualche tempo fa, a seguito della rottura del mio vecchio smartphone e la conseguente necessita di acquistarne uno nuovo, mi sono avvalso della consulenza di un’amica architetto che ne utilizzava uno molto buono per il suo lavoro, il Samsung K Zoom.

AMB: Il Samsung K Zoom ha un sensore cmos da 20.7 mega pixel, uno zoom ottico da 10x ed uno stabilizzatore ottico. Rimane una scelta molto particolare.

GM: Ho cominciato subito dopo a fare i miei primi scatti con questo inusuale strumento di ripresa e successivamente, con le prime frequentazioni delle pagine facebook dedicate alla fotografia d’architettura, a mettermi in gioco postando le prime immagini prodotte.

 AMB: Inizi a mettere in rete le tue immagini e ti rendi conto di avere un discreto seguito. Come nasce l’idea di EveryEarlyMorning?

GM: Inizialmente facevo dei piccoli e continui e esperimenti fotografici, in un successivo momento è nata nella mia testa l’idea di dare una forma al lavoro fotografico. Si delinea il progetto EveryEarlyMorning, una pagina Facebook che raccoglie le immagini da me scattate ogni mattina, quando arrivo a Milano in treno, esco dalla stazione di Porta Garibaldi e mi trovo di fronte la principale fonte d’ispirazione per la foto di architettura moderna che Milano attualmente offre: l’area di Porta Nuova. Da qui ho cominciato a muovermi e a fissare i particolari per me più interessanti, espandendo via via il mio campo di azione, sia da un punto di vista logistico che di soggetti da riprendere. Questa è la chiave di lettura dei miei scatti ad edifici, storici e non, di Milano, in cui ritengo siano presenti elementi architettonici degni di nota.

 AMB: Abbiamo notato nelle tue produzioni una costante, l’uso del B/W, puoi spiegarci il motivo di questa scelta?

GM: Prediligo l’uso del b/n perché lo considero il modo più adatto a valorizzare i particolari dei soggetti che riprendo. Consapevole che questa forma di ripresa possa portare ad un appiattimento dell’immagine, mi piace intervenire in modo da rendere le sfumature di b/n più armoniose possibili, sempre in un ambito di grande nitidezza.

AMB: Giulio, è stato un piacere enorme per noi averti qui, ci hai incuriosito e non poco con questa tua bellissima storia che conferma una nostra convinzione, ossia che per fare una buona foto serve solo una buona idea, il mezzo è relativo. Grazie e buon lavoro.

GM: A me non rimane che ringraziare ancora per l’opportunità e l’importanza che avete voluto dare a quanto ho fatto e faccio. Penso che lo sappiate meglio di me che questi piccoli hobby si nutrano di questi preziosi riconoscimenti.

Ecco alcune delle immagini più significative di Giulio Montorio. Il suo repertorio fotografico completo è visitabile alla pagina EveryEarlyMorning