Cinquant’anni fa la Luna
Le Libere Divagazioni oggi si occupano della Luna, dello sbarco sul suo suolo e di tutti quei fatti che, avvenuti nel mese di luglio, hanno cambiato la storia e l’uomo. Un breve percorso tra storia, musica e cinema scritto da Luca Tizzi.
Luglio è un mese deputato ai cambiamenti. Nel 1776 la dichiarazione di indipendenza e la nascita degli Stati Uniti d’America, nel 1789 la Presa della Bastiglia a Parigi e nel 1969 lo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna.
Il 4 di Luglio tredici colonie inglesi nel territorio americano dichiararono la loro indipendenza dal regno di Gran Bretagna e costituirono la Repubblica presidenziale federale degli Stati Uniti d’America. Il nuovo mondo si staccava dal vecchio e dava origine ad una nazione che, nel bene o nel male, ha condizionato le sorti dell’umanità.
“Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell’umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.” (La dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti)
La Dichiarazione di Indipendenza
Il giorno 14 a Parigi i cittadini francesi conquistarono la Bastiglia, una fortezza dentro le mura cittadine eretta da Carlo V, questo evento fu il culmine della rivoluzione francese e, oltre a provocare la morte di Lady Oscar, rivoluzionerà la storia dell’umanità. L’ancient regime fu sostituito da un nuovo stato borghese e, di fatto, diede inizio a una nuova età dell’uomo, quella raccontata dalla storia contemporanea.

Eugene Delacroix – La Marianna che guida il popolo francese
Nel 1969, a cavallo tra il 20 e il 21 di Luglio, l’uomo sbarcò sulla luna. Neil Armstrong fu la prima persona ad appoggiare un piede sul suolo lunare, lo seguì Buzz Aldrin che, come tutti i secondi arrivati, non vinse niente. L’astronauta commentò quel momento con una frase divenuta più famosa dello sbarco stesso, “One small step for a man, one giant leap for mankind”, un piccolo passo per un uomo un grande passo per l’umanità.

Lo sbarco sulla luna
Tutte queste vicende hanno poi generato una sterminata sequela di films che ne hanno narrato i fatti; decine di pellicole raccontano la rivoluzione francese, ne voglio ricordare solo una, “La Marsigliese”, di Jean Renoir. La Marsigliese è anche l’inno nazionale francese che è stato assunto come inno rivoluzionario universale, anche se oggi viene spesso sostituito con la nostra “Bella Ciao”. Ma non dimentichiamoci di Lady Oscar.
Anche il 4 di Luglio, l’indipendence day americano, è celebrato in numerosi films e ricordato in centinaia di altri, lo squalo ad esempio. Segnalerei due pellicole soltanto, Nato il 4 di Luglio, di Oliver Stone, e Indipendence Day di Emmerich. Il primo un controverso film sulla guerra del Vietnam, con una presa di coscienza sull’inutilità di tale guerra, e il secondo un polpettone fantascientifico dove 4 sgangherati eroi sconfiggono un’invasione aliena, ben fatto però.
I films spaziali non si riescono a contare, decine, centinaia forse. Ne segnalo solo due entrambi splendidi.
Capricorn One, di Peter Hyams, racconta il complotto dell’Apollo 11, molte persone sono infatti convinte che l’uomo non sia mai arrivato sulla luna e che le immagini trasmesse altro non siano che una ripresa cinematografica prodotta dalla NASA per dare comunque il colpo di grazia alle conquiste spaziali sovietiche e rispettare il mandato di J.F.Kennedy che assicurò lo sbarco sulla luna entro la fine degli anni sessanta.
Apollo 13, di Ron Howard, racconta in maniera magistrale la storia di quella missione Apollo, quella di “Huston, abbiamo un problema” per capirci.
Ma la vera protagonista oggi è lei, la Luna. Anche solo scrivere i titoli delle canzoni dove compare la parola Luna richiederebbe mesi di lavoro, anni se andiamo a frugare tra poesie e romanzi di ogni epoca partendo da Astolfo, che sull’Ippogrifo arriva sulla luna per cercare il senno di Orlando, fino a “E la luna bussò” cantata da Loredana Bertè.
L’opera più grande, bella e immortale che celebra la luna resta per me “The Dark Side Of The Moon”, Pink Floyd 1973. Uno degli album più belli che si possano ascoltare, in assoluto. Il disco indaga, attraverso i suoi 10 brani, quel lato oscuro che è in ogni di noi, quelle pulsioni irrazionali che non riusciamo a controllare. Impossible raccontarlo in poche righe, in fondo se è l’album più venduto di sempre ci sarà un perché.
Ascoltatelo.
Note biografiche sull’autore
Florentini natione non moribus – Luca Tizzi nasce a Firenze nel 1961, la abbandona dopo 30 anni e si trasferisce nel paese di origine dei genitori, sull’Appennino Tosco-Romagnolo in provincia di Forlì-Cesena. Percorso di studi arruffato, bancario per motivazioni alimentari ma senza convinzione, si interessa di Cinema, Musica, Fotografia, Arte, Fumetti e molto altro. Gli piace scrivere anche se dice di non esserne capace, gli piace fotografare perché non sa disegnare, ma anche in questo dice di riuscire poco bene. Sogno nel cassetto, diventare ricco scrivendo cose orribili che leggono in molti. libere Divagazioni è la rubrica di intrattenimento da lui condotta, nella quale scrive di musica e canzoni, ma anche di arte e libri e molto altro, con la spiccata caratteristica che lo contraddistingue di saper ricercare l’aspetto meno noto, la curiosità più stuzzicante, per regalarvi delle chicche molto appetitose.
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