12 Marzo 2020 By Olivetta Sala

Blossom: i fiori nell’arte e nel gioiello

A primavera assistiamo al risveglio della natura, questo risveglio evoca la rinascita e porta con sé grandi promesse. Nell’arte orafa cosi come in pittura il tema floreale è persistente, supera tutte le mode, ritorna sempre rinnovato e interpretato attraverso la visione dell’autore.

Van Gogh e la poetica dei fiori

In questo dipinto Van Gogh ci entusiasma con la leggiadra leggerezza dei fiori di pesco che si stagliano sul cielo terso delle prime giornate di primavera.  Vincent aveva una grande passione per le stampe giapponesi che in quegli anni si trovavano facilmente a Parigi anche a prezzi abbordabili.

Van Gogh, come egli stesso ci racconta in alcune sue lettere, trovava sorprendenti le prospettive delle opere giapponesi e qui ci regala uno scorcio ravvicinato, in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio : l’essenza stessa della Primavera.

 “Quello che invidio ai giapponesi è l’estrema limpidezza che ogni elemento ha nelle loro opere […]. Le loro opere sono semplici come un respiro, i giapponesi riescono a creare figure con pochi tratti, ma sicuri, con la stessa facilità con la quale noi ci abbottoniamo il gilé. Ah, devo riuscire anche io a creare delle figure con pochi tratti”. Vincent  in una lettera a Theo del 24 settembre 1888

Hokusai: trentasei viste del monte Fuji

Van Gogh ha tratto ispirazione dalla visione delle opere degli artisti giapponesi di cui erano state fatte diverse  mostre a Parigi . L’arte giapponese trovò una città effervescente e interessata. In questo dipinto di  Hokusai ritroviamo il tema dei fiori di pesco.  Hokusai  è conosciuto soprattutto per le sue stampe su legno delle Trentasei viste del Monte Fuji e per  la celeberrima Onda di Kanagawa.

Luigisalagioielli: l’amore per la natura

Il Fior di pesco è un tema che trova spazio anche in gioielleria, come in questa spilla in oro bianco con coralli rosa incisi. La delicatezza del Fior di pesco è data anche dalla scelta dell’oro bianco  per la realizzazione del pezzo.

 

Queste raffinate lavorazioni in Corallo vengono dall’oriente, dove i tagliatori hanno grande esperienza anche nell’incisione della Giada che è in materiale molto più duro e difficile da lavorare.

Il pendente “Davanzale ” è molto particolare : l’incisione lascia spazio a una zona del corallo completamente liscia, questa caratteristica ha ispirato l’idea e  la forma del gioiello,  gli smeraldi danno il  punto di colore verde che ricorda delle foglie stilizzate.  Questo gioiello è un Pezzo unico.

 

La Calla il fiore amato da Diego Rivera

La calla è un fiore molto bello.  Durante il periodo vittoriano del XIX secolo era molto in voga il linguaggio dei fiori,

si trasmettevano messaggi attraverso meravigliosi cadò floreali.

In questo modo anche messaggi molto appassionati venivano recapitati al destinatario.

Durante questo periodo, il giglio di calla fu usato per esprimere una passione sfrenata.

La calla è stato  uno dei soggetti preferiti di artisti come Diego Rivera , la ritroviamo ad esempio  in questo “Ritratto di Natasha Gelman” del 1943.

Diego Rivera: ritratto di Natasha Gelman

Ritroviamo la leggiadria delle Calle in questa spilla in oro giallo, dove l’oro lucido e satinato si susseguono in morbide curve, mentre gli zaffiri gialli (corindoni gialli ) fanno capolino tra i petali del fiore.

 

Botticelli : il tripudio di fiori della Primavera

“La Primavera” di Botticelli si presenta con una composizione bilanciata ritmicamente, che attraverso la simmetria ci rimanda un senso di armonia. Tutto ruota attorno alla rappresentazione di Venere.

Ella si trova in centro con il  drappo rosso e verde.   A terra il prato, reso con toni scuri, è cosparso  da un’infinita varietà di fiori: nontiscordardimè, iris, fiordalisi, ranuncoli papaveri, margherite, viole, gelsomini e molti  altri .

La Primavera è un dipinto a tempera su tavola (207 x 319 cm) di Sandro Botticelli, databile tra il 1478 e il 1482 circa. Realizzata per la villa medicea di Castello, l’opera d’arte è conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

L’opera è ambientata in un boschetto di aranci, il  giardino delle Esperidi e va letta da destra verso sinistra, probabilmente la collocazione dell’opera imponeva una visione preferenziale da destra .

Zefiro, il vento di sud ovest e di primavera  che con la sua forza  piega gli alberi , rapisce la ninfa Cloris , li osserviamo sulla destra del dipinto : Cloris si sta già trasformando, dalla sua bocca esce un ramo.

Cloris rinasce trasformata in Flora, la rappresentazione vivente della Primavera, indossa un magnifico abito riccamente decorato di fiori e getta a terra i fiori che tiene nelle pieghe dell’abito.

Al centro troviamo la figura di Venere , disposta all’interno di una cornice boscosa. Sopra Venere vola Cupido, mentre a sinistra si vedono le Grazie che danzano.

Botticelli : particolare della ninfa Cloris trasformata in Primavera

Nel particolare  del viso della ninfa Cloris, trasformata in Primavera, possiamo ammirare dei delicati fiori a cinque petali.

Luigisalagioielli  traspone i fiori di Botticelli nel pendente girocollo Tre fiori, fiori di mardeperla nera, bianca e rosa, indossabile sia in verticale che in orizzontale per essere portato con outfit diversi.

 

La natura morta non è mai stata più viva 

Il soggetto floreale è sempre stato amatissimo in tutte le epoche,in tutte le arti.

Ambrosius Bosschaert il Vecchio (1573-1621) era un vero maestro in questo genere: la minuziosa attenzione ai dettagli fa delle sue opere dei capolavori.

Bosschaert fu uno dei primi pittori specializzato in nature morte. La sua cifra erano mazzi di fiori in cui non mancavano  rose e tulipani.   I suoi quadri erano sovente di piccole dimensioni e dipinti su rame.

Questo dipinto misura 28,6 x 38 cm. Potremmo avvicinaci, scoccare le dita e aspettarci che e i suoi incredibili  insetti  volino via.

Flowers still life 1614 Ambrosius Bosschaert

La primavera : il trionfo della natura

La primavera con la sua allegra sfrontatezza  scaccia il grigiore dell’inverno e ispira ogni arte :

Nasce prima l’idea del gioiello o la poesia che lo accompagna?

“Un soffio leggero scompiglia le foglie, riposavi sul ramo farfalla? Chi ti cavò dalla terra non ebbe riguardo; tormentato volo..breve sosta, farfalla di pietra tu vivi “

 

Farfalla di pietra è un Ramage unico nel suo genere, la farfalla composta di ali di Tormalina Blu indicolite, nelle foglie piccoli diamanti ricordano la rugida, le gemme cabochones sono due quarzi.

 

Regalare dei fiori 

A molte donne piace ricevere un omaggio floreale.

Luigisalagioielli ferma un istante in un gioiello, porta un messaggio d’amore.

La particolarità di questo modello “Flowers” è la struttura che ha proprio la forma di un gambo di fiore, la testata formata dai 3 fiori è tutt’uno ed evoluzione del gambo.

Per regalare dei fiori che non appassiranno mai !

 

Note biografiche sull’autrice

Olivetta Sala nasce a Milano nel 1969, frequenta il liceo artistico a Milano e si diploma nel 1987. Frequenta l’istituto gemmologico italiano con  i corsi Diamante, gemme di colore, perle e criteri di valutazione, si diploma nel 1989.

Lavora nell’attività di orafi artigiani di famiglia Luigi Sala Gioielli come gemmologo e designer del gioiello, segue i progetti speciali per i clienti e parte della comunicazione, si occupa degli eventi di promozione e culturali quali mostre sia interne che esterne che promuovono l’artigianato orafo artistico

www.luigisalagioielli.com

@Luigi Sala Gioielli

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Le foto dei gioielli sono proprietà di luigisalagioielli