Piero Ambrogio Busnelli ambasciatore del made in Italy nel mondo
Piero Ambrogio Busnelli è stato ambasciatore del made in Italy nel mondo. L’imprenditore ha fondato la B&B Italia, innovando il mondo del design italiano.
di Luigi Coluccia
Nella giornata di inaugurazione del Salone Internazionale del Mobile, quella che vi racconto oggi è una straordinaria storia di Imprenditoria Italiana. Una di quelle che hanno fatto grande questo paese. E’ la storia della B&B Italia, fondata da di Piero Ambrogio Busnelli. Si tratta di un marchio Italiano del mobile e del design oramai affermato in tutto il mondo. Ripercorriamo allora insieme, in questo articolo, i momenti più significativi della sua crescita.
Come in ogni storia che si rispetti, anche in questa c’è un affascinate protagonista, Piero Ambrogio Busnelli. Piero è un imprenditore brianzolo che insieme al fratello Franco, nell’azienda di famiglia fondata nel ‘53, produce poltrone in modo artigianale. Hanno già un nome nel mondo del mobile ma a Piero questo non basta. E’ un innovatore, è affamato di novità, è molto carismatico ed ha i riflessi pronti. “Decide in un attimo e vede le cose prima di capirle“, questo dicono di lui. Questa storia quindi inizia con la nascita della fabbrica del mobile a carattere artigianale e familiare che Piero fonda con il fratello Franco. Piero capisce per primo, dopo un iniziale e proficuo periodo di lavoro, che per conquistare i mercati esteri, sua grande ambizione, ma sopratutto per far crescere il fatturato, bisogna industrializzare il processo produttivo.
Parlare in questi termini oggi è molto semplice, questo è un concetto oramai ben radicato nel tessuto imprenditoriale italiano. Ma siamo nel ’53 e solo chi davvero ha una visione di grande respiro e non miope del futuro può ragionare in questi termini. Comincia allora a viaggiare moltissimo nonostante l’impedimento costituito dalla non conoscenza delle lingue. E’ alla ricerca di quel know how che ritiene indispensabile a realizzare i suoi progetti. Piero ha la quinta elementare, ma non sente il complesso della cultura.
E’ a Londra, in cui sbarca attirato dalla fiera del giocattolo che ha l’intuizione vincente. Viene attratto da un particolare giocattolo. Non sono i graziosi “paperottoli” in mostra ad però ad attirare la sua attenzione ma la macchina che li produce. Questa infatti lavora il poliuretano a freddo. Iniettandolo come schiuma in stampi è in grado di ottenere un piccolo giocattolo morbido. Questo è realizzato in poliuretano stampato a freddo. Da quel momento, Busnelli non ha che un’ossessione: usare quel procedimento nelle sue produzioni.
Questa tecnica gli permetterà di realizzare i suoi divani trasformando un’industria artigianale in una di grandi numeri. Piero si procura allora un bidone di quel materiale e se la porta a Meda in Brianza. Il procedimento non è semplice come sembra. Si rivolge allora alla Bayer, che lo aveva inventato nel ’36 grazie al lavoro di Otto Bayer. Ma Piero è ancora un imprenditore sconosciuto e viene dirottato dalla grande casa farmaceutica Tedesca ai rivenditori italiani.
Decide allora che andrà avanti da solo. Il Fratello Franco, non è affatto convinto di questa evoluzione. E’ cosi che come in ogni buona famiglia nel 1966, precisamente il 13 di Aprile, le loro sorti si dividono. Piero comincia così la sua nuova avventura imprenditoriale. Con la liquidazione della quota del fratello Franco e dieci operai fedelissimi parte per la nuova avventura.
“L’industria” dell’epoca è rappresentata essenzialmente dai colossi della Pirelli, della Fiat, della Edison e della Bassetti. Ma Piero, forte delle sue convinzioni decide di lanciarsi lo stesso nel suo progetto imprenditoriale. Cesare Cassina, affermato imprenditore del mobile di cui ci siamo già occupati in questo articolo, lo vuole a questo punto conoscere. Desidera capire quali sono i suoi progetti e le sue aspettative per il futuro.
Piero, consapevole che l’innovazione, i materiali, la ricerca di soluzioni di sviluppo e la flessibilità funzionale avrebbero garantito la durata e la resistenza nel tempo dei suoi prodotti, espone a Cesare il suo progetto. Questo si basa essenzialmente sulla sostituzione del materiale di cui è fatto il telaio dei divani, dal legno al ferro. Quest’ultimo viene inserito in uno stampo chiuso e al suo interno poi viene iniettato il poliuretano a freddo. In 25/30 minuti si ottiene così il prodotto finito. E’ un’idea rivoluzionaria per un settore che fino a quel momento è prettamente artigianale. Piero ha pensato quindi un sistema industriale innovativo, su cui ancora oggi si fonda la Busnelli.
Affascinato da questa intuizione e probabilmente anche dalla personalità di Piero, Cesare Cassina decide di fondare insieme a lui la C&B, la Cassina e Busnelli. Nasce quindi una collaborazione fra i due che da subito si rivela esplosiva. Ci sono i migliori architetti Italiani, prodotti naturali e artigianalità da una parte. Innovazione tecnologica e definizione di un processo industriale dall’altra. La realizzazione del nuovo marchio viene affidata a Bob Noorda, un designer e architetto olandese naturalizzato italiano. Questi, a partire dagli anni sessanta, si impone come uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica italiana.
Entrambi gli imprenditori poi si recano presso la fabbrica dei Benetton per visionarne l’innovativo impianto produttivo. Ingaggiano a quel punto i due giovani architetti che si sono occupati di pensarlo e realizzarlo, Tobias Scarpa e la moglie Afra Bianchin. A loro affidano la realizzazione di quello della C&B. Il risultato è un impianto funzionale alla produzione, un incontro fra eccellenza industriale ed eccellenza architettonica. Quello realizzato a Novedrate, è un manifesto architettonico dell’idea d’impresa. Nasce cosi uno dei miracoli italiani.
I coniugi Scarpa progettano inoltre per C&B, la famigerata poltrona Coronado. E’ la prima realizzazione atta alla produzione industriale, si tratta di una poltrona divisa in pezzi, da montare solo con due viti. Il telaio è strutturato in poliuretano. E’ un prodotto che può essere quindi spedito agevolmente in tutto il mondo. L’idea di poter conquistare i mercati esteri, finalmente diventa possibile. E’ a questo punto che la Bayer apre le porte a Busnelli, ora che è diventato un imprenditore di successo, dando vita ad un sodalizio che durerà per anni.
Un altro grande successo del design C&B di quegli anni è rappresentato dalla poltrona Up, disegnata da Gaetano Pesce. Questa viene venduta sottovuoto per poi riprendere lil proprio design originale, una volta aperta.
Gli anni ’60 sono inoltre caratterizzati dal lancio del Lombrico e di Amanta, i cui designer sono rispettivamente Marco Zanuso e Mario Bellini.
Un significativo salto di qualità è messo a punto con il lancio nel ’72 delle “Bambole” del designer Mario Bellini. Piero commissiona un’intrigante campagna pubblicitaria ad Oliviero Toscani. Questi si avvale della modella Donna Jordan, la musa ispiratrice di Andy Warhol.
Dopo cinque anni di collaborazione con Cassina nascono i primi contrasti. C&B infatti, ha un fatturato maggiore di quello della casa madre di Cassina. E’ a quel punto che Busnelli rileva la quota del socio, fondando la B&B, definendola ironicamente la Banche & Busnelli. Questo perchè per rilevare la quota del socio deve ricorrere al finanziamento degli istituti di credito. Ma il boom di quegli anni è inarrestabile e in tre anni riesce ad estinguere il prestito contratto con le banche. A suo dire nasce allora la Busnelli & Busnelli, quella sua e dei suoi figli.
Per Piero è arrivata la consacrazione, è allora che commissiona ad un giovanissimo Renzo Piano il progetto di quella che sarebbe diventata la B&B Italia di Novedrate. L’edificio, ultimato nel 1973, è concepito come un’unità sospesa all’interno di una struttura in tubolari di acciaio e vetro. Di fatto anticipa l’architettura del famoso Centre Pompidou di Parigi, disegnato successivamente dallo stesso architetto. A corto di dirigenti, è proprio nello stesso anno che Piero porta in azienda il figlio Giorgio che aveva appena terminato gli studi, mettendolo a capo del neonato centro ricerche. Altra intuizione di questa mente brillante e visionaria.
A Novedrate, il centro ricerche e sviluppo della B&B Italia ha un ruolo chiave nel confronto tra i designer, la tecnologia, l’azienda e la produzione. Annovera una serie di tecnici che aiutano i designer a sviluppare e pre-industrializzare un prodotto per poi trasmetterne le conoscenze alla produzione. Rappresenta la memoria e il futuro dell’azienda e interpreta e supporta le idee dei designer B&B Italia. A capo del Centro da sempre ci sono Rolando Goria e Federico Busnelli, oggi affiancati da Massimiliano, figlio di Giorgio.
Un capitolo a parte di questa meravigliosa storia meriterebbero l’egregio lavoro di Giorgio che ha nel tempo creato show room praticamente in tutto il mondo. Questo, allo scopo di diversificare e potenziare la distribuzione dei prodotti B&B Italia. Lo stesso dicasi per il settore rappresentato dallo sviluppo del settore mobili per uffici e dalla divisione “Contract”. Il Contract è uno dei settori più promettenti che si è aperto ai mobilieri brianzoli. Dice Franco Busnelli dell’omonimo gruppo industriale: “In realtà si tratta semplicemente dell’arredamento di grandi complessi con il sistema “chiavi in mano”. Da quel momento grandissimi alberghi in tutto il mondo e la flotta della Costa Crociera vengono arredati dalla B&B Italia.
Gallery B&B Italia di Piero Ambrogio Busnelli
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