11 Aprile 2017 By artevitae

Apollo 13. Houston, abbiamo un problema-Storie di fotografie

Apollo 13 e il suo equipaggio sono i protagonisti della storia per immagini che oggi ci propone Storie di Fotografie. E’ l’11 aprile del 1970 quando dal Kennedy Space Center, si dà inizio alla celeberrima missione spaziale statunitense. E’ il terzo tentativo di allunaggio, entrambi i precedenti, Apollo 11 e 12, hanno fallito. Anche il destino di Apollo 13 però è beffardo. Un guasto causato dall’esplosione del modulo di servizio non ha infatti consentito l’allunaggio e costretto l’equipaggio ad un difficoltoso rientro sulla terra.

Storie di fotografie ci riporta dunque oggi a quel drammatico aprile del 1970, raccontandoci per immagini una delle più complesse operazioni di salvataggio astronautico della storia. In questa rubrica di ArteVitae infatti, Edmondo Di Loreto ogni settimana ci propone una fotografia. Di questa, ci racconta la storia che in essa vive per sempre. 

Storie di fotografie si propone di raccontare la storia celata dietro uno scatto fotografico. Lo fa raccontando le particolari situazioni ed i fortuiti eventi che l’hanno generato. Analizza cosa ha indotto il fotografo ad immortalare quel momento unico ed irripetibile, rendendolo cosi immortale. La rubrica prende spunto dall’attualità, da particolari ricorrenze, ma anche da circostanze curiose piuttosto che eventi storici. Sceglie una fotografia di un autore contemporaneo o del passato, per svelarne la storia con la spiccata sagacia che lo contraddistingue.

Equipaggio e Decollo

“…HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA…”

E’ l’11aprile 1970 e  l’Apollo 13 viene lanciata da Cape Canaveral. La missione, come già le precedenti Apollo 11 e 12, ha per obiettivo lo sbarco sulla luna. L’equipaggio è formato da James Lovell, il comandante, John Swigert e Fred Haise che all’ultimo momento prende il posto di Ken Mattingly. La sostituzione è avvenuta per una sospetta varicella, che mai ha contratto. La storia è fin troppo nota anche per la trasposizione cinematografica realizzata in epoca recente dal regista Ron Howard. Dopo 55 ore dal lancio però, dalla navicella viene trasmesso un drammatico messaggio che passa alla storia: “Houston, abbiamo un problema”. A 321.860 chilometri dalla Terra infatti, uno dei quattro serbatoi dell’ossigeno del modulo di comando e servizio (CSM), è esploso.

Di conseguenza l’equipaggio è costretto ad annullare l’allunaggio, girare attorno alla Luna e prendere la spinta necessaria per tornare sulla Terra. Il modulo di servizio è rimasto seriamente danneggiato dall’esplosione. I tre astronauti quindi, sono costretti a trasferirsi nel modulo lunare “Aquarius”. Anziché utilizzarlo come navicella per allunare, è stato usato come mezzo per tornare sulla terra. Scatta così una delle più complesse operazioni di salvataggio astronautico della storia. Il mondo intero, a dire il vero un po’ distratto per una sorta di assuefazione alle missioni lunari, rimase col fiato sospeso per 4 giorni. Tanti ne occorsero infatti per il ritorno degli astronauti. Fu un rientro freddo, scomodo, teso e per nulla scontato. Ma la missione Apollo 13 è servita per dimostrare la capacità del programma di affrontare situazioni di crisi imprevedibili, portando in salvo tutto l’equipaggio.

Centro Controllo e atterraggio

Edmondo Di Loreto

Edmondo Di Loreto è nato a Roma nel 1956 e vive tra Puglia e Abruzzo. Fotografa, con passione ondivaga, dall’età di 7 anni. Ha viaggiato in tutto il mondo ed ha realizzato numerosi reportage. Nel 1994 ha vinto il concorso nazionale di foto-reportage Petrus World Report.  Nel 2004 ha ricevuto il gran premio della giuria al concorso del Touring Club Italiano sulle case rurali “Alta Definizione della campagna Italiana”. Nel 2006 è stato uno dei 5 autori selezionati per il Premio Chatwin: Camminando per il mondo con due video, un racconto ed un portfolio fotografico sui popoli del fiume Omo in Etiopia, esposto a Genova presso il Museo del Castello d’Albertis.

 

E’depositario e curatore dell’archivio storico fotografico familiare che comprende oltre 10.000 immagini in lastra e negativi ed ha donato parte di tale materiale al Museo del Territorio di Foggia che lo espone in pianta stabile. E’ socio del FotocineClub Foggia BFI EFI  del quale è stato anche vicepresidente e con cui ha allestito varie mostre personali e numerose collettive. Con Elio Carrozza e Giovanni Torre ha promosso il progetto Anime Salve legato alla questione delle migrazioni che, con una mostra e due volumi fotografici, sta girando l’Italia. Ogni volta che può, promuove la fotografia in  ogni sua forma e significato.