22 Dicembre 2017 By Daniela Bonalume

A Natale ogni scherzo vale – Racconto breve di Daniela Luisa Bonalume

A Natale ogni scherzo vale – è il nuovo racconto breve scritto da Daniela Bonalume per la raccolta “Suggestive Evasioni”. Una lettura veloce, intensa e dal finale bruciante, quello che non ti aspetti e ti sorprende sempre. Una storia bonsai che concentra la trama in pochi, avvincenti paragrafi. Da leggere in un respiro.

di Daniela Luisa Bonalume

Erano posizionati proprio oltre l’ingresso del supermercato. Erano lì con il loro banchetto. Si distinguevano carte, foto, una cassetta di legno verde con una fessura molto ampia ed un blocchetto di ricevute. Pendeva dal bordo una striscia col logo di una famosa associazione benefica che opera per la sottrazione di bimbi a morte certa.

Loro erano un ragazzo ed una ragazza. Lei, intraprendente, tendeva la mano verso tutti presentandosi con nome e cognome, lui la guardava come se dovesse imparare.

Anch’io sono stata intercettata ma, avendo ormai da anni la lista dei miei poveri ai quali devolvo una parte della mia tredicesima mensilità, ho ringraziato per avermi scelta e ho proseguito oltre. Ogni tanto l’occhio mi cadeva lì, ma proprio di corsa. Tuttavia la scena non cambiava, lei intercettava e lui guardava.

Fatta la mia spesa, mi avviavo verso l’uscita che corrispondeva esattamente all’entrata, dove stavano i due figlioli. Ad un metro circa da loro sostava un anziano, diciamo un abbondante settantenne quasi ottantenne, e se non lo era portava davvero male i suoi anni, vestito in modo molto dimesso. Indossava una giacca marrone di velluto a coste grosse abbastanza unta, soprattutto sulle spalle sulle quali cadeva una chioma bianca discretamente folta e poco pulita, parzialmente nascosta da un berretto di lana scura. Anche i pantaloni non erano all’ultima moda, e soprattutto non erano in tinta con la giacca. Le scarpe? Assolvevano al loro compito, comodamente, visto che erano molto più grandi del piede di chi le stava calzando.

L’uomo guardava il ragazzo con la testa in avanti, quasi aguzzando le pupille. Non so per quale motivo io ho rallentato proprio nei loro pressi, sentendo il vecchio che, avvicinandosi al baldo giovane, gli chiedeva:

-Ma sei gay? –

-No – risposta secca del ragazzo – perché? –

-Ho visto che mi guardavi con un certo interesse – ribadiva il vecchio.

-Non credo, non mi sembra – puntualizzava il giovane, con gli occhi spalancati ed incredulo, iniziando ad agitarsi.

-Si – insisteva il vecchio – mi guardi ostinatamente. Eppure dici di non essere gay!

-Certo che non sono gay – sosteneva il ragazzo allontanandosi per evitare che il dialogo continuasse.

-Oppure mi guardavi perché non ti piace come sono vestito? – incalzava l’uomo inseguendo il giovane, che iniziava a girare nell’atrio prendendo più spazio.

Il vecchio, allora, sfilò dalla tasca un Apple I Phone 8 plus e chiese al ragazzo di essere generoso: se accetterà di farsi fotografare insieme a lui, almeno 4 bambini non moriranno per un anno.

Inutile dirlo, io non ho schiodato dalla mattonella neanche morta. Volevo vedere come andava a finire.

Il vecchio si rivolse a me col cellulare in mano: – Signora, la scatti lei la foto – il ragazzo era di sasso – Signora prego – mi disse nuovamente il vecchio spostandosi verso il banchetto e trascinando con se il ragazzo riluttante.

Preso il telefono, inquadrai la coppia. Il ragazzo aveva un sorriso stereotipato, il vecchio continuava a dire – Quando lo dico io, quando lo dico io – ed intanto si toglieva il berretto con la chioma attaccata, lasciando libera una testa con un perfetto taglio di capelli. Buttato il trucco/parrucco, mi urlò – ORAAAA – io scattai mentre lui, ridendo come un matto, infilava una banconota da 500 euro nella cassetta.

-Buon Natale anche a me!! – canticchiò andandosene.



Note biografiche sull’autrice

Daniela Luisa Bonalume è nata a Monza nel 1959. Fin da piccola disegna e dipinge. Consegue la maturità artistica e frequenta un Corso Universitario di Storia dell’Arte. Per anni pratica l’hobby della pittura ad acquerello. Dal 2011 ha scelto di percorrere anche il sentiero della scrittura di racconti e testi teatrali tendenzialmente “tragicomironici”. Pubblicazioni nel 2011, 2012 e 2017.